Avv. Grassani: "La Fiorentina non sbagliò solo i tempi di invio mail al Tas e ripeté l'errore. Poteva cambiare tutto..."

Avvocato, esperto anche di diritto sportivo, Mattia Grassani a Lady Radio ha dato la sua visione sulla questione del Tas e della mail inviata in ritardo dalla Fiorentina: "Il procedimento riguardava la partecipazione o meno del Milan alle coppe europee, rispetto al quale c’erano potenziali contro interessati. In questo caso il Tas aveva individuato Fiorentina e Atalanta, siccome i tempi erano strettissimi a causa della diramazione della Uefa delle liste delle partecipanti alle varie manifestazioni, allora fu deciso che i due club avrebbero dovuto chiedere di partecipare al dibattito entro il lunedì 9 luglio alle 13. Sono termini perentori, non si può considerare un lieve ritardo come un fatto superabile. I dati dimostrano come l'atto della Fiorentina sia stato inviato a Losanna 6 ore e 49 minuti dopo il termine; inoltre tale atto si presentava come una semplice manifestazione di volontà di partecipazione ma questo non basta. Deve essere tale partecipazione anche motivata con elementi giuridici, che in quella mail mancavano completamente. E' stata una decisione errata nei tempi e nella sostanza da parte della Fiorentina. Il file successivo? La ragione di inviare questo secondo atto non la conosco, però essendo il secondo addirittura di qualche giorno successivo alla scadenza e in più, nel contenuto non si discostava molto dal primo, è ovvio che non potesse essere idoneo a sanare le carenze dimostrate dal primo. Cosa avrebbe potuto cambiare nel giudizio finale? Tutto. Perché se io manifesto la mia volontà di prendere parte e motivo le ragioni per cui voglio partecipare, ragioni di classifica evidentemente. Se il Tas aveva individuato anche la Fiorentina si vede che la motivazione esisteva. In tal caso la società viola avrebbe avuto parte attiva nel giudizio, portando testimoni, inviando dirigenti o periti contabili affinché esprimessero un’opinione. E' ovvio che quando uno arriva tardi e non presenta all'organo giudicante tutte le ragioni di partecipazione, pur avendo più titoli di altri a partecipare all'Europa League, non inizia nemmeno a scaldarsi per partecipare a quella partita".