Non certo l’impatto sperato quello di Antonin Barak alla Fiorentina. Il ceco non è finora riuscito ad esprimersi al meglio nello schieramento viola. Il contributo del classe ’94 di Pribram in termini di gol ed occasioni create era tutt’altro con la maglia del Verona, e le ragioni sono molteplici. Certamente Barak ancora ha bisogno di conoscere al meglio i compagni e capire bene i dettami di mister Italiano, ma non è un mistero che il ragazzone ceco stia agendo in una porzione di campo che non è la medesima occupata nelle passate due annate. 


Un paio di stagioni ricche di gol e soddisfazioni, con un bottino complessivo di 18 gol e 8 assist. Niente male davvero: motivo per cui la Fiorentina ha deciso di portarlo in riva all’Arno. Nel 4-3-3 viola però Barak è imbrigliato, ha minore possibilità di sganciarsi in fase offensiva ed è chiamato ad un lavoro di palleggio e fraseggio continui che non si addice alle sue caratteristiche. Un solo gol, segnato col Riga, fa ora sperare il calciatore. Oggi si torna in campo contro gli Hearts e Barak potrebbe tornare tra i titolari dopo lo stop della scorsa settimana. 


Non c’è dubbio che Barak si esprima al meglio in una zona più avanzata del campo, come centrocampista offensivo, praticamente da trequartista. Italiano ha optato per questa soluzione solo contro l’ex squadra del giocatore nato in Repubblica Ceca, che ha potuto così agire a supporto delle punte. Per il momento l’opzione 4-2-3-1 è stata nuovamente accantonata, ma chissà che le difficoltà enormi nel trovare la via del gol non possano far cambiare idea all’allenatore viola. E Barak ci spera… 


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