Tramite un editoriale su La Nazione, il giornalista Benedetto Ferrara ha toccato vari argomenti di attualità viola: "Cabral, magari non è Batistuta, e nemmeno Toni e nemmeno Bonazzoli, e forse nemmeno Castillo. Però dai. Aspettarti è diventato un lavoro, una sofferenza. Cosa dobbiamo fare: schierarti contro gli under 12? E pensa che i simpatici boliviani si chiamano “Always ready”: sempre pronti. Affai icchè ce lo siamo chiesti tutti. La seconda squadra di Torino potrebbe chiamarsi Plusvalentus. Noi Viola Park. Oppure semplicemente: Aspettando Godot, perché la nostra vita sembra tanto un eterno aspettare".

Poi ha proseguito: "Perfino i mondiali ci offrono qualche motivo per sederci in sala d’attesa mentre ci chiediamo cosa sarà di Amrabat. Che fare? Viene da pensare che un’altra cessione eccellente a gennaio sia improbabile. E che siamo la Fatebenefratelli? Che poi superjoe deve trovarne un altro buono. Viene da immaginare che il rinnovo con cessione a giugno sia la scelta politico-tecnica più probabile. La faccia è salva, Italiano felice, i soldi arriveranno e poi si vedrà. Nelle parole di Kokorin anche il ricordo di quando ha smontato le gomme dell’auto di Caceres. Un simpatico scherzo di uno che d’altra parte doveva passare il tempo".


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