Il giornalista de La Nazione e tifoso viola Benedetto Ferrara a Lady Radio commenta la sfida chiave odierna della Fiorentina spostandosi poi ad ampio raggio sulla situazione viola: "Stasera senza dubbio è uno spareggio per il primo posto del girone. I turchi sono partiti benissimo facendo 4 gol agli Hearts. Hanno ingaggiato anche giocatori passati da big, vedi Biglia, Ozil. Questo significa esperienza anche internazionale ma magari minore freschezza atletica. E' spareggio perchè tenendo conto com’è andata la prima partita per la Fiorentina, nella sfida più facile in teoria del girone, la classifica parla chiaro. Oggi per la Fiorentina è una sfida con se stessa per capire come superare questo momento. Un capitolo importante per iniziare la stagione col piede giusto. Anche in campionato tutto è rimediabile, ma la Fiorentina deve ancora mettere a punto la propria identità di questa stagione. Quella dello scorso anno scordiamocela. Ora la squadra deve ritrovarsi, non c’è più quell’entusiasmo con cui è iniziata la passata annata, la squadra ora è stata studiata ed è conosciuta, anche nel gioco".


Prosegue quindi Ferrara: "La Fiorentina era partita con gioco straordinario e centravanti che non sbagliava niente, anche se ora nella nuova ha dei problemi. Non è cresciuta dal punto di vista tecnico, almeno per ora. Non voglio bocciare nessuno, Jovic magari farà davvero 30 gol ed io mi tolgo il cappello. Italiano sa che i problemi sono venuti fuori subito, tenendo conto che la squadra ha passato il preliminare: se fosse andato male, addio. Ciò che la squadra doveva fare l’ha fatto, ora fatichiamo però ad imporre gioco, ad inventare, manca fantasia. Italiano avrà una carriera importante e sta incontrando le prime difficoltà, anche lui sta imparando. Il fatto che col Bologna a 15’ dalla fine abbia cambiato modulo, significa che anche lui sta capendo che insistere su logiche simili al Vangelo per un cattolico, non era più possibile. La Fiorentina ha problemi in zona gol e senza Milenkovic anche dietro. Mi aspetto che Cabral e Jovic inizino a fare il loro lavoro. Uno vive del passato, di quando valeva 60 milioni, l’altro dei gol in Svizzera che ancora non ha fatto vedere. Penso che potrebbero giocare insieme, non li vedo dal primo minuto in una fiorentina stravolta, ma penso abbiano le caratteristiche per agire in coppia, perché diversi. Jovic è fuori condizione. Nessuno dei due vuole fare il panchinaro, la concorrenza a volte fa bene ma può anche deprime: ultimamente li ho visti scoraggiati. L’azione del gol di quarta in cui Jovic è in ritardo e non arriva sulla palla è emblematica. E’ un problema statistico, non un qualcosa sollevato dai giornalisti critici".


Infine il giornalista chiude concentrandosi su Italiano e sul mercato: "Io sono sempre dalla parte di chi si prende le responsabilità. Non sono mai solo di una persona, ma l’allenatore che ci mette la faccia deve prendersele. Fa parte del gioco. Commisso ha messo velatamente i giocatori contro i giornalisti, alle prime critiche, quando le cose vanno male. Perchè quando vanno bene, figuriamoci. Dare la colpa agli altri è sempre un metodo mediatico. Nessun allenatore deve dare la colpa all'arbitro anche se ce l'ha. Italiano ha capito che ciò che faceva l'anno scorso non basta più. Ha accettato che si parlasse di un litigio tra lui e Torreira mentre a quanto so non è così. Ha accettato la cessione di Vlahovic ma anche detto che la squadra non è stata rinforzata, affermando che si è sostituito e non aggiunto giocatori. Sono state fatte delle scelte. Dodô non giocava da gennaio, Mandragora aveva avuto infortuni, Gollini non giocava, Jovic idem. La Fiorentina sta pagando tutto questo. La politica è di comprare e rivendere".


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