L'ex attaccante Daniele Cacia, doppio ex di Fiorentina e Verona, ha parlato a Lady Radio di vari temi legati all'incontro di domani: "Le cose non andarono benissimo nell'esperienza a Firenze, ma mi tengo il ricordo del gol segnato sotto la Fiesole alla prima presenza in Europa League. Al momento Verona e Firenze vedono due orizzonti totalmente diversi, e penso che per Firenze sia il momento più difficile degli ultimi anni. Non ne ricordo così. In A, di recente, è invece una delle migliori stagioni per l'Hellas. Le sensazioni sono opposte, forse se dovessi puntare un euro sulla carta lo farei sull'Hellas".




Sull'attacco viola in forte crisi dal punto di vista realizzativo: "Per come vedo io il calcio, per esempio, Vlahovic è grandissimo giocatore, giovanissimo e con potenzialità, ma non è un bomber da area di rigore. Quindi non mi sorprende se non la butta dentro per un po' di partite. Capita ai migliori, figuriamoci a chi non è tanto abituato. Non saprei dire se il problema sia negli attaccanti o nella squadra. Però conosco bene Iachini e mi dispiace molto per lui: sono dalla sua parte, avrei voluto vedergli dare più possibilità. Vero, i risultati non stavano arrivando ma la squadra non era così in basso. Io avrei dato un'altra chance a Iachini, guardando pure cos'ha fatto nel finale dello scorso campionato. Avrebbe potuto superare i momenti difficili".

Prandelli le piace meno? "Ho avuto anche lui, meno rispetto a Iachini quindi è normale che il mio ricordo e sentimento professionale sia ben diverso. A 22 anni poi si può commettere qualche errore di troppo, pure caratteriale, ma anche da parte di chi mi stava vicino un tipo di gestione diversa poteva esserci... Se non capiti al momento giusto e al posto giusto, spesso non interessi a nessuno".

Come giudica la gestione di Montiel?
"Forse è la caratteristica di un allenatore, che in certi contesti ha delle idee che non vai più di tanto a modificare... Fa parte della nostra cultura parlare di ragazzi troppo giovani, ma se uno è forte lo è e gioca. Se hai 18, 20 o quanti anni vuoi, devi giocare, e Donnarumma è l'esempio lampante".



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