Ultimi giorni di mercato in arrivo: i tifosi si aspettano l'arrivo di almeno un calciatore importante. Cosa succederà?


Le parole di ieri di Daniele Pradè hanno avuto l'effetto di una doccia gelata sui tifosi della Fiorentina. Il direttore sportivo viola è stato chiaro: no a De Paul, Politano e Raphinha, arriveranno dei nuovi giocatori solo e soltanto se ci sarà l'opportunità e se verranno ritenuti funzionali al progetto gigliato. Mancano poco più di tre giorni scarsi alla fine del mercato e il tempo per fare delle operazioni non manca.

Nel frattempo Firenze si è scatenata sui social e non solo: da una parte c'è chi reputa giuste le scelte di una proprietà che, ricordiamolo, è arrivata meno di tre mesi fa e non vuole spendere "tanto per spendere". Dall'altra parte invece ci sono coloro che non potrebbero accettare la fine del calciomercato senza il botto e già criticano Commisso. Eppure, in tal senso, Pradè è sempre stato limpido: in questa stagione la Fiorentina non ha obiettivi sportivi da raggiungere, ma solo giovani di talento da far crescere e sviluppare.

Le vie del mercato, si sa, sono infinite e per questo motivo non è da escludere niente. Soprattutto sul fronte De Paul, il giocatore ritenuto più funzionale tra tutti quelli accostati alla Fiorentina. Mezzala, esterno d'attacco, ma anche trequartista: un acquisto che, visto anche il talento dell'argentino, varrebbe davvero per tre. E se anche non dovesse essere De Paul, ma neanche Raphinha o Politano, la sensazione è che almeno un giocatore arriverà a Firenze entro la fine del mercato (Pedro?).

Analizzando il reparto offensivo attuale a disposizione di Montella, emerge che la Fiorentina ha sei giocatori per tre posti: due attaccanti centrali (Boateng e Vlahovic) e quattro esterni d'attacco (Chiesa, Ribery, Sottil e Montiel). I viola dovranno giocare soltanto il campionato e la Coppa Italia, ma iniziare la stagione con sei giocatori, di cui due ultratrentenni e tre giovanissimi, in attacco potrebbe essere troppo rischioso anche per una squadra "senza obiettivi sportivi", ma certamente con un gran voglia di riscatto.

"Ci vuole calma e sangue freddo", cantava Luca Dirisio nel suo singolo di debutto nel 2004. Il processo alle intenzioni non è mai la cosa giusta da fare: Pradè e Barone lavoreranno alacremente fino alle 22 di lunedì sera, dopodiché ognuno sarà libero di fare le sue valutazioni sul primo calciomercato della presidenza Commisso.

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