Il caso Mancini alla ribalta. "O truffa di rilevante entità ai danni della Fiorentina o falso in bilancio"


Scende in campo la procura di Perugia che indaga sulle presunte plusvalenze fittizie realizzate con la vendita dei giocatori del club umbro. Una serie di operazioni sulle quali occorrerà far luce e tra queste c’è anche il passaggio del difensore Gianluca Mancini all’Atalanta.

La Nazione, oltre a riportare la notizia, pubblica anche alcuni stralci delle intercettazioni: "Ma se io ho un rapporto con Percassi, presidente dell’Atalanta e gli dico “Luca mi devi fare un favore io devo finire la stagione, prendimi un giocatore a 1 milione di euro”. A dirlo è il patron del Perugia, Massimiliano Santopadre, ma un interlocutore lo interrompe: "Questo non lo posso dire perché allora è vero che c’è un contratto simulato". Alla fine il Perugia ha venduto all'Atalanta Mancini per 300 mila euro e Santopadre junior per 1,9 milioni di euro (valutazione esorbitante).

Intanto Il pm dell’inchiesta spiega: "Secondo la Fiorentina il presidente Santopadre attraverso questa ipervalutazione avrebbe incassato parte del valore di un altro giocatore, Mancini, per il quale il Perugia avrebbe dovuto corrispondere alla Fiorentina un corrispettivo pari al 50 per cento del suo valore. Le conversazioni lascerebbero configurare o una truffa di rilevante entità ai danni della Fiorentina o, accogliendo la prospettazione di Santopadre, il reato di falso in bilancio".

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