La sosta per le nazionali, a differenza di quella scorsa, non può che aver fatto bene a Federico Chiesa, che ha trovato finalmente il suo primo gol in azzurro e ha avuto sicuramente modo di divertirsi nel 9-1 rifilato all'Armenia. Con la Nazionale di Mancini il talento viola dà l'idea di riuscire a integrarsi e dialogare con i compagni con una naturalezza che spesso diventa farraginosa a Firenze. Quasi che senta l'esigenza di doversi caricare sulle spalle la causa per risolverla quasi in isolamento: il rientro di Ribery sicuramente attenuerà questa tendenza e scaricherà un po' di peso dalle sue spalle ma la necessità di giocare "d'insieme" resta uno dei punti su cui Chiesa deve crescere e i segmenti trascorsi in azzurro magari possono averlo ispirato.


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