Commisso ha ereditato una Fiorentina senza debiti, ma dai costi elevati. Il malloppone già investito dall'italoamericano
Rocco Commisso, acquistando la Fiorentina dai Della Valle ad inizio giugno, si è ritrovato una struttura patrimoniale e finanziaria solida ma una gestione contabile in sofferenza. Lo scrive La Gazzetta dello Sport in un'inchiesta fatta stamani sui bilanci delle 20 squadre di Serie A.
Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto del club viola ammontava a 77,1 milioni e la posizione finanziaria netta era negativa per soli 4,8 milioni: zero debiti con banche e 12,9 milioni di esposizione verso istituti di factoring per anticipi di crediti dei proventi tv.
Tuttavia la gestione risulta squilibrata, come testimoniato dal rosso di 15,8 milioni dell’ultimo bilancio pubblicato, derivante dall’assenza delle ricche plusvalenze del 2017 (si è scesi da 87,2 a 8,1 milioni di guadagni netti dalle cessioni). Inoltre il nuovo patron viola ha annunciato di aver investito già 300 milioni di euro tra acquisto del club, sponsorizzazione di Mediacom, acquisto terreni e realizzazione del centro sportivo e mercato.
Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto del club viola ammontava a 77,1 milioni e la posizione finanziaria netta era negativa per soli 4,8 milioni: zero debiti con banche e 12,9 milioni di esposizione verso istituti di factoring per anticipi di crediti dei proventi tv.
Tuttavia la gestione risulta squilibrata, come testimoniato dal rosso di 15,8 milioni dell’ultimo bilancio pubblicato, derivante dall’assenza delle ricche plusvalenze del 2017 (si è scesi da 87,2 a 8,1 milioni di guadagni netti dalle cessioni). Inoltre il nuovo patron viola ha annunciato di aver investito già 300 milioni di euro tra acquisto del club, sponsorizzazione di Mediacom, acquisto terreni e realizzazione del centro sportivo e mercato.
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