Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, è stato intervistato da CbsNews negli Stati Uniti, e ha parlato anche del suo arrivo in Italia e dell'acquisto della squadra: "Quando sono atterrato a Firenze c'erano tantissime persone ad attendermi e la prima cosa che ho detto è stata: "Chiamatemi Rocco". Perché qui conta il titolo, ma tutt'ora mi chiamano Rocco".

E poi: "I tifosi sono tutto, ma possono essere anche cattivi se non vinci (ride ndr). Ma non possono buttarmi fuori. Credono che possono criticarmi e mandarmi via. Ma questo non accadrà, Rocco è differente. Non c'è stato nessuno che abbia speso così tanto qui. Bisogna tornare al tempo dei Medici per vedere simili investimenti".

E ancora: "Io ho preso la decisione (di acquistare la Fiorentina ndr) e io la porterò avanti. Anche se è molto più difficile essere il presidente di una squadra che portare avanti la mia impresa, perché ci sono più critiche qui che in 1500 comunità negli Stati Uniti (ride ndr)".

In base alla sua esperienza arriva la lode agli Stati Uniti: "Se fossi rimasto in Italia non sarebbe accaduto. Questa è veramente la terra delle opportunità. Ha dato a questa povera anima la possibilità di diventare qualcuno. Questa è la bellezza dell'America. Voglio essere conosciuto come il ragazzo che non è mai cambiato nonostante il successo".

Commisso: "Complimenti alla squadra per la lunga striscia di risultati positivi. Il mio grazie ai tifosi, anche oggi numerosi e vicini ai ragazzi"
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha seguito la partita dagli Stati Uniti. E a fine gara, ha parlato con l...

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