Arrivato ad ottenere la proprietà della Fiorentina, Rocco Commisso avrebbe voluto costruire sia stadio che centro sportivo. Il primo però resterà solo un desiderio giunti a questo punto: "Amo l’Italia, amo Firenze. Ma la burocrazia è la rovina di questo Paese - ha detto il numero uno viola su La Repubblica - A Firenze ho provato a fare lo stadio nuovo ma non me lo hanno permesso. L’Europa ha poi bloccato i 55 milioni del Pnrr per la riqualificazione della zona attorno all’impianto che è valutato come monumento. L’America ti aiuta coi fondi pubblici, qui si mettono di mezzo l’Europa, il Governo, la Regione, il Comune, la Soprintendenza. Lo stadio? Come Fiorentina siamo fuori ormai. È il mio più grande fallimento, il più doloroso. Adesso aspetto che mi dicano quando vorranno iniziare coi lavori, quando finiranno, cosa faranno dell’area commerciale. La Fiorentina non dovrà essere penalizzata, dovrà rimanere a giocare qui magari prevedendo di lavorare a blocchi come accaduto a Udine".

Il Viola Park invece sta per vedere la luce: "Lì ho potuto controllare quasi tutto e non c’era la burocrazia che ho trovato per lo stadio. Abbiamo riqualificato un’area degradata. A luglio la prima squadra inizierà il suo primo ritiro. La Fiorentina non aveva mai avuto qualcosa di proprietà e il Viola Park rimarrà in eredità".

https://www.fiorentinanews.com/commisso-dopo-aver-vinto-la-semifinale-mi-veniva-da-piangere-sotto-il-settore-ospiti-e-ora-stiamo-facendo-qualcosa-di-storico-mi-hanno-chiamato-terrone-e-mafioso-inaccettabile/


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