Sempre nel corso della sua intervista a Fiorentinanews.com, Tiziano Crudeli ha parlato anche di campo e in particolare di come Milan e Fiorentina arrivano allo scontro diretto di Sabato:

Veniamo al campo: lo scorso anno una Fiorentina allo stremo delle forze venne distrutta dal Milan a San Siro, anche se quella partita per la verità non aveva grande importanza. Quest’anno che match si aspetta?

"La Fiorentina secondo me è un’ottima squadra, però non riesce ad avere una costanza di rendimento e passa da partite spettacolari ad altre molto deludenti. E’ una squadra giovane, soggetta ad alti e bassi: penso che contro questo Milan sia in grado di poter far bene. Guardando le statistiche, la Fiorentina ha subito 17 gol, che secondo me sono tanti, però ne ha anche segnati 24 il che significa che ha un potenziale offensivo importante. Oltretutto la squadra di Pioli è in fiducia dopo la vittoria contro l’Empoli, mentre il Milan sta attraversando un periodo deludente: con un Simeone tornato a incidere, penso che la viola possa aspirare a fare bottino pieno".

Gattuso ultimamente è entrato un po’ nell’occhio del ciclone e anche Pioli, nonostante la vittoria con l’Empoli, non è ben voluto da molti tifosi. Cosa ne pensa del tecnico della Fiorentina?

"Devo dire che seguo la Fiorentina piuttosto da lontano, per cui riguardo a Pioli posso solo dare delle sensazioni: secondo me è un buon allenatore, ma non è ancora un grande allenatore. Credo che il mister incida fortemente sul rendimento di una squadra: per fare un esempio, io critico sempre Gattuso (sebbene sia un mio grande amico) perché non è riuscito a dare un’impronta al Milan. Tornando a Pioli, secondo me in carriera ha avuto degli alti e bassi che poi si riflettono sul rendimento dei suoi giocatori, che infatti alternano partite eccellenti con altre da dimenticare".

La Fiorentina quest’anno si è rinnovata con nuovi acquisti e tanti giovani: se potesse togliere due giocatori alla squadra viola e metterli nel Milan, chi sarebbero?

"Sicuramente Simeone e Chiesa: sono due giocatori che possono consentire a qualunque squadra di fare il salto di qualità, ovviamente a patto che abbiano una continuità di rendimento e non siano altalenanti come stanno facendo in questo periodo".


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