Il procuratore ed intermediario di mercato Lorenzo De Santis è intervenuto su TMW Radio, parlando di Dusan Vlahovic ma spaziando anche sul mercato in entrato della Fiorentina: "Le condizioni per la cessione di Vlahovic penso siano state la conseguenza di una sequenza di eventi sviluppatisi nell'ultima settimana. La Fiorentina pensava di portarlo a fine stagione e poi piazzarlo al miglior offerente, ma dopo l'infortunio di Chiesa i bianconeri hanno fatto presente che prendere Scamacca adesso avrebbe escluso Vlahovic in estate. Quindi hanno detto all'entourage di accelerare e quest'ultimo ha detto alla Fiorentina che in estate non avrebbero accettato alcuna soluzione tranne quella bianconera. Ecco perché poi la Fiorentina è uscita allo scoperto, e per me ha fatto un'operazione di pregio".

"Piatek e Cabral? Da loro passeranno i destini viola. Cabral può essere un investimento corretto, nelle coppe europee ha fatto vedere numeri interessanti. Secondo me però il valore del brasiliano ed anche Ikoné, cominceremo a vederlo solo dalla prossima stagione. Questo il grande punto di domanda della Fiorentina".

Poi ha proseguito: "La ciliegina sarebbe Lo Celso, e da Buenos Aires mi arriva un'indiscrezione su un gradimento da parte sua. Credo che qualcosa ci sia, in questo momento. L'operazione potrebbe anche essere legata a quella di Amrabat, che farebbe il percorso inverso. Lo Celso prende tra i 3,2 e i 3,5 milioni di euro. Conte è stato chiaro, quando è arrivato al Tottenham ha fatto una lista di giocatori che possono partire e l'idea di sgravarsi di parte dell'ingaggio per qualche mese può prendere piede. L'argentino dà il meglio nella metà campo avversaria, negli ultimi anni è stato penalizzato da qualche infortunio e gli è mancata continuità per consacrarsi".

Sul versante attacco viola: "Scamacca? Non escludo che possa essere un nome per la Fiorentina qualora non fossero convinti da Piatek ma Marotta e l'Inter hanno preso un vantaggio significativo".


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