Poche parole, perché c’è poca voglia di parlare. Ma la Fiorentina rischia la Serie B a novanta minuti dalla fine di questo campionato. E questo nonostante la sicurezza del suo allenatore, che fino a poche giornate fa parlava di retrocessione impossibile. Bastava fare un punto, invece che parlare, invece che perderle tutte. Ma anche la superbia di tanti di noi, che con il loro ‘ma figuriamoci se l’Empoli batte il Torino’, hanno dimostrato ancora una volta di non conoscere il calcio. Quando una squadra, sulla carta abbastanza forte, retrocede, retrocede proprio così. Perdendo con sfortuna, non segnando con sfortuna, prendendo gol al primo affondo. Lamentandosi degli arbitri, del clima ostile, delle contestazioni.

Ecco, lo diciamo forte, dobbiamo salvarci. E la Fiorentina deve riuscirci. Sul filo di lana, nonostante tutto. Ma che vergogna. Nessun Della Valle presente anche questa volta, il direttore generale Corvino sparito da tempo (a questo punto sembra inevitabile, comunque vada, un suo addio), in sala stampa il solito Antognoni che prova a dare un po’ di serenità ad un ambiente impaurito. E poi un tecnico che ce l’ha con tutti, che si fa anche espellere e che rischia di non essere in panchina per la partita che vale la Serie A.

A proposito, riuscirà questa volta Diego Della Valle ad esserci al Franchi per la partita più importante della sua gestione quasi ventennale? Quella per non retrocedere? Salviamoci, facciamo un punto. Poi via tutti, ma proprio tutti. Perché, se mai ce ne fosse stato bisogno, è stato dimostrato che a Firenze non si sa più fare calcio. Errori su errori e nessuno che chiede scusa. Nessuno. Solo lettere, comunicati, chiacchiere. Con Pioli probabilmente un punto lo avremmo fatto, probabilmente saremmo già salvi. Occorreva capire il momento, non comportarsi come al solito: con superbia, quasi disprezzo, verso le persone. Occorreva volare più bassi. Ma ormai è storia vecchia. Salviamoci, perché sarà una settimana difficilissima. Ma purtroppo meritata per tutti. Tutti tranne i tifosi viola.


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