Continua il suo sfogo contro i contestatori il proprietario della Fiorentina Diego Della Valle nella lettera pubblicata da La Nazione: "Si parla sempre del nuovo stadio e degli interessi che noi avremmo nel costruirlo; bene, deve essere chiaro che noi lo stadio lo volevamo costruire insieme alle aree vicine per dare forza alla Società e per aiutarne la crescita, sia chiaro che pur dovendo investire una cifra enorme a noi personalmente non avrebbe portato nessun vantaggio economico. Sono anni che veniamo coinvolti in beghe locali dove tutti si azzuffano sui terreni destinati allo stadio, e siamo sempre stati rassicurati che le cose procedevano e fino ad oggi ancora non si è arrivati a una conclusione, noi abbiamo aspettato i tempi dettati da altri. Io credo che se viene considerato un così grande affare lo stadio dovrebbe farlo il Comune, noi saremmo più contenti. Andate voi a chiederlo al Sindaco. Tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi è stato fatto per passione verso la nostra Società, passione in cui sono coinvolti fratelli, figli e nipoti della mia famiglia, passione che gestiamo dentro di noi soprattutto quando i momenti non sono dei migliori. Per quanto mi riguarda, e parlo a titolo personale, io non vorrò mai avere rapporti di nessun genere con quelli che hanno offeso pesantemente me e la mia famiglia perché io non lo avrei mai fatto nei loro confronti. Io quando penso ai tifosi del resto penso a quelli veri che, come noi, amano la Fiorentina e gioiscono e soffrono continuando sempre a sostenerla soprattutto nei momenti più difficili, ottenendo apprezzamenti e critiche tutte le volte che serve farlo. Ed è per loro e per l'affetto che abbiamo per Firenze, che abbiamo investito cifre enormi nella società e siamo ancora oggi convinti di averlo fatto bene. Ora, come ho già detto, si deve pensare solo a tifare ed aiutare la squadra perché questi ragazzi hanno bisogno di sentire il nostro affetto e la nostra stima. Mi auguro che tutti quelli che hanno messo in piedi questo casino assurdo ed i loro ispiratori abbiano delle soluzioni concrete da portare per il futuro della società perché un minuto dopo la fine del campionato ci saranno molte cose che noi vogliamo affrontare con civiltà ma con assoluta chiarezza, determinazione e consapevolezza di quello che vogliamo fare. E quindi serviranno proposte, idee concrete, chiare e realizzabili. Non basta appendere striscioni nella notte, offendere utilizzando l'anonimato o urlando nascosti in mezzo ai gruppi. In parole povere, assumetevi le vostre responsabilità come noi abbiamo sempre fatto; avete messo in piedi un enorme casino, ora gestitelo. Fate vedere a noi cosa sapete fare voi".


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