Non vale il passato, non vale il campionato. Fiorentina-Inter, finale di Coppa Italia che si terrà mercoledì 24 maggio alle ore 21.00 è la classica partita da tripla. Non a caso, i pronostici calcio su questa partita degli esperti di Wincomparator non si sbilanciano su una favorita, ma immaginano una gara di spettacolo e Gol.

Anzi, a dirla tutta, si potrebbe azzardare che, al netto delle differenze tecnica, qualora la ‘testa’ dovesse pesare più del solito, il pronostico sarebbe davvero 50 e 50: da un lato c’è la Fiorentina che mercoledì 7 giugno affronta in finale di Conference League il West Ham, mentre i nerazzurri hanno sabato 10 giugno la finalissima di Champions contro il Manchester City schiacciasassi di Guardiola.

Come ci arriva la Fiorentina

La Fiorentina ci arriva con il pensiero solo ed esclusivamente alle coppe. Ormai, in campionato, si può dire che il traguardo è stato raggiunto, o quasi (cioè quello di fare un campionato soddisfacente al ridosso della zona Europa). Quindi, tutti gli sforzi sono concentrati alle due finali che gli uomini di Italiano dovranno giocare contro l’Inter e il West Ham.

Certo, da un lato può esserci il rischio di staccare la spina mentalmente e riattivarla solo in specifiche circostanze. Chi ha giocato a calcio lo sa: non è affatto così semplice. Basti pensare, ad esempio, a quei momenti di black out che la Viola ha avuto contro il Basilea all’andata della semifinale di Conference League.

Dall’altra parte, il fatto di poter giocare in maniera rilassata da tempo ha consentito a Italiano di poter gestire la finale come avrebbe voluto. Facendo riposare i migliori, evitando che possano stancarsi o incappare in qualche infortunato. A proposito di infortuni, ben ritrovato a Gaetano Castrovilli che, dopo il periodo di rodaggio dal tremendo infortunio, sta guidando il centrocampo viola con autorità e tecnica.

Come ci arriva l’Inter

L’Inter ci arriva con un percorso simile alla Fiorentina anche se, comunque, in Coppa Italia ha sempre fatto massiccio turn over ed è abbastanza difficile che Inzaghi riproponga l’11 titolare, anche per salvaguardare l’equilibrio dello spogliatoio. A costo che qualche top player come Dzeko e Martinez possa infortunarsi con il rischio di saltare una gara che, oggettivamente, è più importante: la finale di Champions League che i tifosi nerazzurri aspettano da 13 anni.

Si parla già infatti di una staffetta in porta con Handanovic che prenderà il posto di Onana. Per non parlare di quello che accadrà in difesa e sugli esterni. L’unico assente al 100% sarà l’armeno Henrix Mxit'aryan che, arrivato in sordina, alla lunga si è preso persino il posto da titolare sostituendo Brozovic. Diciamo che potrebbe esserci il rischio, per l’Inter, che qualche giocatore inconsciamente pensi già al 10 giugno, considerando la pratica qualificazione in Champions League per il campionato archiviata, e non si concentri su questa finale.

La finale di Coppa Italia dell’Olimpico potrebbe non avere un grosso valore per i nerazzurri, ma si sa, vincere aiuta a vincere. Ecco perché la Viola vuole fare di tutto per riportare la Coppa Italia a casa, un trofeo che manca a Firenze dalla stagione 2000/01, dopo aver sfiorato la vittoria nella stagione 2013/14.


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