Notizia di questi giorni è che lo stadio Artemio Franchi è stato inserito tra i quattordici progetti che saranno finanziati con le risorse del Recovery Plan. 95 milioni di euro pronti per il restyling dello stadio comunale, ma la Fiorentina non si è ancora espressa a riguardo. Con il piano B dei terreni opzionati a Campi Bisenzio ancora vivo, vedremo cosa deciderà di fare Rocco Commisso. Per chiarire meglio la questione, la redazione di Fiorentinanews.com ha intercettato il primo cittadino Emiliano Fossi. 

Lo stadio Artemio Franchi sarà inserito tra le opere che riceveranno i fondi del Recovery Fund per poter essere modernizzato e cambiare volto. Lei come intrepreta questo silenzio della Fiorentina a riguardo? 

“Credo che la Fiorentina stia giustamente pensando alla situazione sportiva, e quindi in primis a salvare la squadra e a concludere nel modo migliore questa stagione. È stato un anno calcistico complesso e travagliato. Inoltre credo che la società stia valutando le opzioni possibili, staranno esaminando questa nuova idea sul Franchi che sorgerà grazie alle risorse del Recovery Fund, che non è una cosa affatto banale. È giusto che il nuovo progetto venga valutato e considerato con attenzione, quindi ritengo che sia un momento di ponderata valutazione sul da farsi”. 

L’opzione stadio a Campi Bisenzio è ancora una strada percorribile? In percentuale è scesa la quotazione di questo progetto che sembrava attrarre Commisso? 

“Le percentuali non mi è mai piaciuto farle, e non lo farò nemmeno stavolta. L'ipotesi Campi Bisenzio è sempre stata l’opzione alternativa al Franchi e così rimane tutt’ora. Se andasse avanti il progetto sul Franchi e diventasse sempre più una pista percorribile credo che la Fiorentina farà giustamente tutte le valutazioni del caso e valuterà in primis quell’opzione. Nel caso in cui l’ipotesi su Firenze fallisca, allora l’opzione alternativa di Campi Bisenzio rimane valida. Su questo ci sono completi accordi con l’amministrazione fiorentina, c’è forte unità d’intenti e mi sembra giusto procedere in questo modo. Sono stati fatti dei passi in avanti sul Franchi ed è giusto che la Fiorentina rifletta in primis su questa opzione”. 

Cosa potrebbe dare l‘ipotesi di uno stadio nuovo a Campi Bisenzio rispetto al restyling dell’attuale Franchi? 

“Ci sono delle differenze di base tra i due progetti. Sul Franchi c’è la valorizzazione importante di un patrimonio storico culturale della città di Firenze e non solo, ed è quindi giusto recuperarlo e valorizzarlo. Dall'altra parte c’è la possibilità di costruire ex novo una struttura in un’area completamente sgombra da strutture già esistenti. Entrambe le opzioni hanno dei pro e dei contro, però ripeto che ritengo giusto che in questo momento, in primis, si debba guardare al capoluogo. Qual ora le cose a Firenze non dovessero andare come sperato sarà giusto valutare l’ipotesi Campi Bisenzio. Questa è sempre stata la nostra posizione, ovvero il mettersi a disposizione per trovare una soluzione ad un eventuale problema”. 

Parlando di calcio giocato. Cosa si aspetta dalla Fiorentina dell’anno prossimo? Serve una rivoluzione all’interno di questa squadra o c’è qualcosa da cui ripartire? 

“Credo che questo finale di stagione possa riservarci qualche nota positiva, qualche elemento da cui ripartire in una stagione così travagliata per la Fiorentina. Noi tifosi abbiamo patito tanto, ma credo che nonostante tutto siano emersi dei giocatori importanti come Vlahovic, Quarta e Dragowski. Non è tutto da buttare. Credo che ci siano delle basi importanti su cui poter costruire un futuro che io spero, da tifoso, ci possa riservare una squadra che vinca e che magari giochi anche un bel calcio”. 

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