Alessandro Gamberini, ex difensore della Fiorentina, ha parlato a Radio Musica Television soffermandosi su diversi temi: "A Firenze ho vissuto esperienze fantastiche. In Champions la partita con il Bayern l’ho seguita da spettatore, visto che ero infortunato, sul campo meritavamo il passaggio e sarebbe stato fantastico superare il turno, però non avevamo una rosa competitiva per poter arrivare in finale. In Coppa Uefa fu diverso, visto che era un anno in cui giocammo un calcio fantastico ed eravamo i più in forma tra tutte le squadre della competizione. La delusione fu perdere con i Rangers, che erano una squadra meno forte rispetto a noi. Avremmo incrociato lo Zenit in finale e in quel momento avremmo potuto vincere con chiunque. Se potevo andarmene? In passato ho avuto diverse offerte ma non ho rimpianti. Era l’anno in cui andavo in scadenza con la Fiorentina e poi ho prolungato per 5 anni, visto che con il sodalizio viola mi trovavo bene. Ci fu l’interessamento del Chelsea di Mourinho e l’Inter, se mi fossi opposto al rinnovo mi sarei accasato in una di queste squadre. Se avessi dovuto scegliere, oggi ti dico Chelsea, perché mi è mancata un’esperienza all'estero; era una squadra in grandissima espansione ed investiva molto, divenne nel giro di poco tempo una delle compagini più forti al mondo".

Gamberini si sofferma poi sul futuro del campionato di Serie A: "Non sono a favore di nessuna ipotesi. Spero solo che la decisione che verrà presa sia dettata da considerazioni fatte da professionisti. Da amante e tifoso del calcio mi auguro che si ricominci presto per dare un segnale di ritorno alla normalità. Questo potrebbe aiutare la gente a vedere in modo positivo il futuro. La decurtazione degli stipendi? Credo che c’è da fare una distinzione. Decurtare uno stipendio di Messi è un conto, ma ci sono giocatori che vivono di calcio e guadagnano il minino federale, spesso questi sono ragazzi vivono lontano da casa ed hanno tante spese o una famiglia a carico".

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