Al di là del fatto di aver assistito, anzi partecipato, ad una delle conferenze stampa più stravaganti della storia della Fiorentina. E al di là di essere dispiaciuto per Pantaleo Corvino, che perde inaspettatamente e rapidamente il primato di show man nell’attacco ai giornalisti, adesso c’è un bivio. E il bivio si chiama calcio. Perché si può benissimo pensare, dire e raccontarsi che la ‘cacciata’ di Iachini, la cessione di Chiesa alla Juventus, l’acquisto di Callejon, il triennale a Kokorin e due stagioni al di sotto delle aspettative siano colpa dei media, ma poi tornerà il pallone. E con lui torneranno i tifosi negli stadi. E finiranno i bonus, le parole, l’onda emotiva dell’addio dei Della Valle.

Chi scrive, nonostante non condivida linguaggio, modi, contenuti (che poi magari qualcuno è anche giusto, ma non espresso in quel modo li), dell’ultima conferenza stampa di Commisso continua a credere e a sperare, che siano errori perdonabili e dettati solo da rabbia accumulata. Che possa ancora riscattarsi, che gli vada lasciato tempo, che possa far tornare grande la Fiorentina. D’altronde lo ha detto lui al suo arrivo, perché non dargli credito? Il momento è già adesso, si chiama presente. La scelta del ds, dell’allenatore, il rinnovo di Vlahovic, la squadra che sarà costruita.

Oggi, Rocco e la sua società, si sono messi faccia al vento. Forse per distogliere l’attenzione dalla brutta annata, forse perché davvero ‘toccati’ da qualcosa che con sincerità noi non abbiamo interpretato con questa violenza, forse perché novelli di questo mondo. Forse Rocco nella sua sforbiciata contro la stampa, ci ha messo dentro un po' tutto. Quando ha parlato delle prese di giro a Iachini, del ‘gioca gioca’, delle battute sul cappellino sui social, e nel mondo viola, è chiaro che comprendesse ben altro. Almeno qui i giornalisti non c’entrano, è chiaro a tutti.

E allora, gli stessi tifosi che ieri giuravano ciecamente sulla ottima riuscita di questa nuova proprietà, a distanza di due anni si stanno facendo qualche domanda. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a dirgli (con poca capacità) che nessuno ha speso come lui in due anni. Nemmeno i Della Valle in diciassette. E che, lui per primo, dovrebbe essere arrabbiato di come sono andate le cose. Fare una bella autocritica e ripartire. Adesso è il momento. Diciamo anche che Rocco ha ragione e che tutti noi non lo abbiamo capito. Bene. Zero a zero, palla al centro. Un grande allenatore, Vlahovic blindato, una Fiorentina di livello e una buona società. Tocca a lui smentirci tutti, o meglio, convincerci tutti di aver avuto ragione a credere in lui due anni fa.

PS: Gattuso sembra aver detto no. Era lui il prescelto. Ormai da settimane le due parti parlavano e la fumata bianca sembrava vicina. L’accordo economico c’era, quello sulla squadra da costruire no. Divergenze che hanno portano Rino a non concludere la cosa. Non è rimasto convinto del progetto Viola e, forse, nel frattempo è arrivata qualche proposta più allettante. Cercheremo di capire meglio, sicuramente non sarebbe una bella notizia. La Fiorentina avrà un piano B, ma dovrà essere eccellente. Dalla panchina del futuro passeranno molte cose. Sperando che Rino ci ripensi. Nelle prossime ore il club viola ci proverà di nuovo a farlo tornare sui suoi passi. Ci sarà ancora il tempo?


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