Conquistata la salvezza, per la Fiorentina è tempo di pensare al futuro. Due le questioni che aleggiano intorno a Rocco Commisso: il rinnovo di Dusan Vlahovic e la scelta del nuovo allenatore. Anche se, in realtà, la domanda più grande è questa: al terzo anno di proprietà, cosa vuole fare l’italoamericano del club viola? Qual è la dimensione da raggiungere? Tutte le altre, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport-Stadio, questioni sono una conseguenza di ciò.

Sono cinque stagioni che la Fiorentina non si qualifica in Europa e in questo lasso di tempo è arrivata due volte ottava, poi sedicesima, decima e in questa stagione è tredicesima. Non è questa la dimensione della Viola. A Commisso basta una Fiorentina da 7°-10° posto, posizioni che ai tempi dei Della Valle venivano indicate col verbo “vivacchiare”, o vuole crescere? Vuole rischiare altre stagioni come le prime due della sua gestione o aumentare le ambizioni? Nel primo caso è sufficiente un qualunque piano di rafforzamento, tanto da poter discutere se sia il caso di trattenere Vlahovic o incassare i 50-60 milioni della sua valutazione e ricominciare tutto da capo. Nel secondo caso è obbligatorio acquistare tanto e bene e confermare il serbo.


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