A dirigere Brescia-Fiorentina, monday night valido per l'ottava giornata della Serie A, è stato Gianpaolo Calvarese di Teramo; a completare la squadra arbitrale Galetto e Rocca come assistenti e Di Paolo al VAR.

Si parte con i padroni di casa intraprendenti, al 5' vanno in rete con Ayè che finalizza un'azione di Tonali, rifinita poi da Donnarumma. Sembra tutto regolare ma il VAR Di Paolo rileva un tocco di mano proprio del regista bresciano, Calvarese rivede l'azione al monitor e non può fare altro che annullare. Gara molto tattica, dura ma fondamentalmente corretta.

Si passa al 53' quando Pulgar abbatte Dessena che resta a terra dolorante e deve essere sostituito, Calvarese fischia ma estrae il giallo dopo qualche minuto, dopo a parer nostro un sicuro suggerimento dei colleghi al VAR: per dovere di cronaca l'ammonizione ci stava tutta e il cileno ha anche rischiato qualcosa di più. Al 66' Chiesa punta Chancellor, l'attaccante viola cade in area e Calvarese estrae il giallo per simulazione. Decisione esagerata, il fischietto abruzzese punisce più la "fama" del numero 25 che l'episodio in se stesso, perché il viola sembra inciampare in modo naturale invece che tuffarsi per cercare il rigore. Al 77' giallo anche per Ribery per un braccio largo su Sabelli, il francese prontamente si scusa. Dopo ben 7 minuti di recupero si conclude una gara a reti inviolate e con poche emozioni.

Sufficiente la direzione del gruppo arbitrale, Calvarese nonostante sia stato avaro di cartellini ha ben tenuto la gara dal punto di vista comportamentale. Decisivo l'intervento del VAR che toglie il gol irregolare alle rondinelle.


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