Non parliamo tanto di medie realizzative ma di tipologia di gioco: è chiaro che con o senza un attaccante di riferimento, l'approccio delle squadre cambia molto. Salvo che l'attaccante in questione non finisca per diventare esso stesso un "falso" nueve. Di fatto ieri Pioli ha provato due tipi di Fiorentina, quella con Mirallas e quella con Simeone: il belga da riferimento centrale è decisamente fuori posizione e immaginarselo subito protagonista sarebbe stato forse utopia; il problema è che anche con l'ingresso del Cholito la fatica offensiva della Fiorentina è rimasta, nonostante una crescita rispetto al primo tempo. Il problema è proprio lo scarso peso offensivo del centravanti di riferimento: l'argentino fatica a tenere il pallone e alzare la squadra, un po' come qualsiasi falso nueve. Di contro la squadra viola non sfrutta neanche l'imprevedibilità e l'agilità: il risultato è una inevitabile ed enorme fatica nel calciare in porta.


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