Sull'edizione online del Corriere della Sera è possibile leggere un articolo a firma di Alessandro Bocci sulla questione tra l'attaccante della Fiorentina Dusan Vlahovic e la Fiorentina. Di seguito trovate alcuni estratti dell'articolo: "È una partita a scacchi, un lungo braccio di ferro fatto di sguardi incupiti, provocazioni abbozzate e verità mai dette. Dusan Vlahovic e la Fiorentina sono separati in casa. Un legame ogni giorno più sfilacciato che, miracolosamente, non condiziona l’attimo fuggente della partita. Il serbo, faccia d’angelo e cuore di pietra, è inappuntabile, sia negli allenamenti che in partita. 16 gol in serie A, 19 con la Coppa Italia, Vlahovic sinora è stato più forte delle stoccate del presidente Commisso e del pressing di Joe Barone che, ogni volta, prova a farlo uscire dall’angolo in cui si è rinchiuso.





Dusan gioca all’attacco sul prato verde e in difesa appena la partita finisce. Segna a ripetizione e quando viene interrogato sul futuro glissa. Inscalfibile. Alla Fiorentina si sentono in trappola. E, come ha ammesso Barone prima della sfida di Coppa Italia con il Napoli, il club è pronto ad ascoltare proposte. La Fiorentina ha deciso: Vlahovic si vende, anche subito se arriva l’offerta giusta. Quella dell’Arsenal, 60 di milioni più il riscatto del centrocampista Torreira, valutato altri 15, è particolarmente allettante. E pazienza se questa scelta potrebbe penalizzare la squadra.


[...] Il presidente Commisso è furioso: pensava di avere un rapporto privilegiato con il giovane campione e adesso si sente tradito. «È irriconoscente», sibila a ogni intervista. Credeva che quelle chiacchiere a bordo campo, tra un palleggio e l’altro, fossero propedeutiche al rinnovo del contratto da 4 milioni netti a stagione sino al 2025 con tanto di clausola rescissoria intorno a 70 milioni. Forse per quello Commisso ha rifiutato in estate i 60 milioni dell’Atletico Madrid. Ma Vlahovic a rinnovare non ci pensa proprio.





[...] Gennaio è l’ultima finestra utile per monetizzare al meglio la cessione. A giugno, a un anno dalla scadenza, la cifra è destinata a scendere. I viola hanno anche il sospetto che il centravanti potrebbe tenere duro sino al 2023 e poi andarsene a zero".




 

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