Matteo Marani, giornalista, si è soffermato negli studi di Sky Sport sull'arbitraggio di Abisso. Ecco le sue parole: "Per me il suo problema è stato psicologico: non se l'è sentita di vedere per la terza volta in una partita una sua decisione ribaltata dal Var. Questa vicenda deve farci riflettere sul rapporto tra l'arbitro e il Var: lo strumento tecnologico ha paradossalmente dimostrato tutta la sua efficienza anche in questa vicenda. Vi spiego: se Fabbri chiama Abisso, questo succede perché è successo un qualcosa di clamoroso. Non so spiegarmi il comportamento di Abisso, che nel mondo arbitrale è ritenuto tra i più bravi. Ieri gli è andata davvero male, gli sono sfuggiti tantissimi episodi. Nell'episodio del rigore per la Fiorentina ha voluto imporre la sua decisione umana rispetto al consiglio che gli arrivava dalla tecnologia. Servirà una generazione intera per integrare perfettamente l'arbitro con il Var. La classe arbitrale non è nata con il Var e ci vorrà del tempo per arrivare a perfezionare la questione. La tecnologia non ha colore, bisogna soltanto migliorarne l'uso senza far arbitrare delle macchine".

 




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