L’aspetto che ha dato particolarmente nell’occhio nella sconfitta -immeritata- contro la Juventus è stata sicuramente la prestazione di Igor. A causa della squalifica di Martinez Quarta, il possente centrale brasiliano sapeva da tempo che sarebbe stato impiegato da titolare. Così non ha affatto tradito la fiducia di Vincenzo Italiano, che anche in campionato gli aveva concesso molto spazio, talvolta a scapito dello stesso Quarta. L’ascesa del difensore ex Spal è alla luce di tutti i tifosi viola, che probabilmente non si aspettavano una resa così efficace contro l’avversario più temuto.

Dusan Vlahovic, infatti, è stato autore di una partita misera, insufficiente per gli standard del centravanti serbo, che -a differenza delle sue stesse parole- ha accusato eccome l’ambiente ostile del Franchi. La marcatura stretta, a uomo, di Igor non gli ha lasciato respiro, tanto da indurlo spesso a provarci con l’arbitro per raccattare qualche fischio. Prontamente negato. Come Bremer lo aveva fermato sia quando indossava la maglia viola sia nel derby di Torino, Igor sembra aver fatto i compiti a casa, studiando attentamente le mosse del suo connazionale. La scelta di Italiano di non mettere in marcatura l’amico serbo Milenkovic, ma affibbiargli l’enorme Igor è stata azzeccatissima. Vlahovic la palla l’avrà vista sì e no mezza volta e anche in quella occasione la difesa era riuscita a contenere il pericolo.

Va sottolineato che i fischi assordanti, la coreografia, gli striscioni e tutto l’ambiente hanno intimorito l’ex centravanti della Fiorentina, smentito sul fatto di non sentire quella contro la sua vecchia squadra come “una partita come le altre”. L’habitat ostile in cui si doveva muovere il robot è stato invece l’ideale per farsi dominare da un centrale che fa dei muscoli la sua prerogativa. Con anticipi sia di testa che di piede, Igor sapeva che l’unico suo compito (e non era affatto scontato) era contrastare l’attaccante avversario. Non solo ci è riuscito egregiamente, ma ha rimpicciolito un problema che pareva insormontabile. Nota a margine: Igor è stato anche l’unico difensore a non avere colpe sul gol della Juve.

Con la sua miglior partita da quando è in viola, Igor Julio dos Santos de Paulo si è preso i voti più alti tra i suoi compagni e anche l’affetto dei tifosi che hanno riconosciuto il suo strapotere fisico in campo. Godendo anche della fiducia dell’allenatore, questo ragazzone di 1 metro e 85 x 85 chili si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno della difesa della Fiorentina. Con il possibile addio di Milenkovic a fine stagione, la società gigliata ha già in casa il sostituto: l’incredibile Hulk che ha cancellato l’automa serbo.


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