E' tornato dal primo minuto e soprattutto al centro del tridente: ma di Giovanni Simeone si è avuta poca traccia ieri, in una sfida complicata e tosta dal punto di vista fisico. In luce i soliti due, con Muriel a segno e Chiesa a sfiora il gol in almeno due circostanze, traversa compresa. Da subentrante pronto all'uso a titolare ma con pochi cenni di vita, stavolta il Cholito non ha avuto l'impatto trovato invece con Udinese, Spal e con la stessa Atalanta mercoledì in Coppa Italia. Sul suo ruolo continuano a rimanere dubbi, dato che in teoria sarebbe un centravanti ma in realtà in area di rigore non c'è quasi mai e spesso lo vediamo rincorrere avversari a metà campo. Un attaccante a tutto campo Simeone, quasi più adatto ad avviare l'azione piuttosto che a concluderla, un po' come sull'azione del 3-3 contro la stessa Atalanta, quando aveva recuperato il pallone e lo aveva servito a Chiesa in verticale: i suoi gol continuano a restare pochi (5 in campionato e 2 in Coppa Italia), la sua posizione tutto fuorché quella da numero nove, per un Simeone ancora in cerca della collocazione ideale nella Fiorentina.


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