Rasmussen, Terzic e Zurkowski sono stati tutti acquistati, in vista di questa stagione, dall’ex direttore generale della Fiorentina, ma non sono affatto in cima alle preferenze di Montella


Pantaleo Corvino, prima di salutare definitivamente Firenze, aveva completato tre acquisti in vista della stagione 2019/2020. Nel corso del mercato di gennaio aveva chiuso per ben sette milioni con l’Empoli per il difensore centrale mancino Jacub Rasmussen e con il Gornik Zabrze per il jolly di centrocampo Szymon Zurkowski (pagato quattro milioni). Ma se per il polacco, che ha disputato anche un buon campionato europeo under 21 a giugno, l’investimento potrebbe essere interessante (nonostante un ruolo in campo assolutamente da definire e delle caratteristiche “Benassiane” non certo consone al calcio di Montella), l’acquisizione del danese è veramente difficile da comprendere. Corvino ha sborsato una cifra davvero elevata per un ragazzo che a gennaio non aveva totalizzato neanche otto partite intere e si poteva assolutamente peraltro prendere a giugno ad una cifra ovviamente inferiore. Incredibile come un puntiglioso e pignolo come l’ex direttore generale viola abbia avuto tutta questa fretta di sborsare sette milioni per un 1997 che, a Empoli, ha visto molto di più la panchina che il campo (tra uno svarione e l’altro). Nonostante anche lui abbia partecipato all’europeo di categoria due mesi e mezzo fa, non sta convincendo Montella e, complice una forma fisica non ottimale e diversi infortuni da smaltire, è difatti clamorosamente indietro di preparazione. Pradè non è riuscito a piazzarlo in prestito e l’ex Empoli sarà perciò una delle riserve del pacchetto arretrato.

Ma il tris non è tris se manca il terzo soggetto: Aleksa Terzic. Colui che è stato elemento di scontro tra Joe Barone e Pantaleo Corvino, visto che l’operazione (conclusa a giugno) per il terzino sinistro serbo, poteva essere annullata proprio viste le vicissitudini societarie e un addio imminente del direttore pugliese. La ciliegina a questo acquisto è stata l’occupazione di uno slot per gli extracomunitari che ha ovviamente fatto ancor di più inviperire la nuova dirigenza viola. Il piede dell’esterno classe 1999 è educato ma, anche lui, sembra essere particolarmente indietro nelle gerarchie di Montella, con Dalbert nettamente davanti o addirittura Ranieri (spostato a sinistra come a Genova).

Insomma, un trio di classiche giovani Corvinate tutto da decifrare, che, nonostante un mercato terminato da poco, sembra già destinato a partire nel corso della finestra invernale. (GIACOMO TRAMBUSTI)

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