Dalla sfida con la Juve di metà settembre a quella di domani con la Lazio, di fine ottobre: sette partite e sette formazioni (presumibilmente) tutte uguali, un record forse in un calcio sempre più schizofrenico e fatto di turn over. Ancora manca la settima conferma, che comunque sembra davvero dietro l'angolo perché il tanto agognato equilibrio cercato a inizio stagione è stato trovato quasi subito e da lì mai abbandonato, con la difesa a tre guidata da Caceres. Difficile inserire altri interpreti, visto che la rosa era stata costruita per il classico 4-3-3 ma anche considerata l'affidabilità degli undici usati fin qui. Il trend proseguirà verosimilmente anche domani, per poi interrompersi mercoledì nella sfida del "Mapei" contro il Sassuolo, quando ci sarà finalmente spazio anche per qualche seconda linea, o presunta tale.


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