La storia di Riccardo Saponara a Firenze ha avuto probabilmente molti meno capitoli di quanto immaginato dallo stesso ragazzo ravennate al momento del suo sbarco nel capoluogo. Pochi capitoli ma molto intensi, uno su tutto quello del 2018 e del triste saluto ad Astori. In campo invece più prestiti che minuti in maglia viola, colpa di un rendimento molto incostante e di garanzie mai realmente trasmesse a chi doveva puntare su di lui. Tra un riciclo e l'altro, la Fiorentina versione 2021-22 si è trovata invece a scommettere anche sul classe '91, merito di Italiano e di una mezza stagione brillante passata insieme allo Spezia.

Sul campo invece le prime risposte concrete nel quinquennio viola sono arrivate di fatto in questi due mesi, con le prestazioni con Genoa e Cagliari. Entrambe però succedute da panchine e fatica nel recupero fisico. E' questo l'elemento che poi apre i classici dubbi su di lui e sulla possibilità di rinnovare il suo contratto. Puntare sul talento di Saponara sì, a patto magari dall'essersi tutelati con alternative all'altezza e in grado di farlo rifiatare. Un po' quello che manca oggi alla Fiorentina.


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