Dopo l'ennesima stagione di transizione, è già tempo di pianificare il futuro in casa Viola. La nuova politica societaria vedrà Montella molto più coinvolto nella definizione delle strategie di mercato e iniziano giù a trapelare i nomi scelti dall'ex tecnico del Milan per il prossimo anno. Uno di questi è quello di Temitayo Olufisayo Olaoluwa "Ola" Aina, laterale di proprietà del Chelsea e protagonista di una grandissima annata in prestito al Torino. Ecco perché piace alla Fiorentina.

"Ola" Aina nasce a Southwark, in Inghilterra, nel 1996 da genitori nigeriani da cui prenderà la nazionalità. I suoi primi passi nel mondo del calcio arrivano nelle giovanili del Chelsea, squadra ancora oggi proprietaria del suo cartellino.

Fin da subito metterà in mostra quelle doti di corsa, intelligenza tattica e dinamismo che convinceranno l'allora allenatore dei Blues, Antonio Conte, a farlo esordire come terzino destro in prima squadra.

Dopo una prima stagione a Londra fatta di spezzoni di partita e molte gare viste dalla panchina, Aina, decide di accettare il prestito all'Hull City. Sceso in Premiership verrà promosso subito nell'undici titolare e chiuderà un ottimo 2017/2018 con 46 presenze e una rete in FA Cup.

Prestazioni importanti che convinceranno il Chelsea a rinnovargli il contratto per altri tre anni. A luglio 2018,  la cessione in prestito con diritto di riscatto al Torino. In granata il nigeriano sorprende fin dai primi allenamenti e si guadagna l'esordio nella giornata inaugurale, perso dalla squadra di Mazzarri contro la Roma.

Sarà solo un passo falso e oggi Aina è una delle colonne su cui punteranno i granata per confermare le quote calcio di SportPesa che danno proprio il Torino come una delle squadre più accreditate per la qualificazione alle Coppe Europee al termine della stagione. Ma andiamo con ordine.

Grande merito della crescita esponenziale del laterale è del tecnico livornese che inizia a impiegarlo da subito in Serie A. Dopo alcune gare da subentrato, Ola Aina, scala le gerarchie e diventa un ingranaggio fondamentale del 3-5-2 mazzarriano grazie alla propria duttilità. Una duttilità che lo porterà a essere impiegato più sulla fascia sinistra che su quella naturale di destra.

Nel corso degli anni Mazzarri ha dato sempre compiti precisi ai propri esterni: in fase offensiva dare ampiezza alla squadra nelle fasi iniziali di sviluppo della manovra e attaccare la profondità nell’ultimo quarto di campo tagliando verso il centro. In fase difensiva essere aggressivi senza palla e cercare di recuperare il pallone più in alto possibile.

Compiti che si adattano alla perfezione alle caratteristiche tecniche e fisiche del nigeriano. Giocatore verticale, straripante dal punto di vista fisico ma abbastanza diligente tatticamente, ed estremamente rapido, Aina si è rivelato uno dei migliori recuperatori di palloni del campionato tra i pari ruolo intervenendo sia sull'uomo di competenza (2,2 contrasti vincenti a gara) che sulle linee di passaggio (1,7 intercetti a partita).

Quando c'è da attaccare l'arma migliore del laterale è l'esplosività. Grazie alla buona tecnica abbinata alla grande esplosività, Aina è temibile quando parte col pallone tra i piedi e ha un primo passo tra i più difficili da contenere del campionato: basti pensare che la sua percentuale di dribbling riusciti nell'arco dei 90 minuti è di 1,3. Dato che lo pone alle spalle di soli quattro terzini in A: Cancelo, Lazzari, Malcuit e Dijks.

Aina è dunque un avversario complicato da affrontare negli uno contro uno in entrambe le fasi, attraverso un mix eccellente di atletismo, tecnica e costanza che gli ha permesso di rendersi pericolo anche in fase offensiva dove il suo score parla di un gol e di due assist regalati ai compagni nelle 27 presenze di questa stagione. Il suo ruolo ideale sembra quindi quello di esterno di centrocampo con alle spalle una difesa a tre, piazzamento che lo esonera da compiti solamente difensivi e libera la sua inarrestabile progressione. Il profilo perfetto per il 3-5-2 di Montella. Portarlo a Firenze, però, non sarà facile. Il Chelsea avrà il mercato bloccato dalla Uefa nella prossima sessione e non sarà disposto a fare sconti sul prezzo. Molto più semplice la strada che porta al riscatto del Torino e alla trattativa diretta con la società di Cairo.


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