MOENA - Mentre molti imprenditori alberghieri di Moena e dintorni restano sul piede di guerra e vorrebbero seguire una linea intransigente, l'APT della Val di Fassa ha scelto quella del dialogo con la Fiorentina, fermo restando il fatto che, per loro, il club viola non ha onorato il contratto in essere con la località dolomitica, portando praticamente tutti i giocatori della prima squadra negli Stati Uniti.

Il direttore dell'APT Andrea Weiss e il braccio destro di Rocco Commisso, Joe Barone, hanno parlato della questione mercoledì scorso, giorno in cui c'è stata la visita a Moena del dirigente gigliato. E nel corso di questo colloquio è emersa la volontà da parte della Fiorentina di voler approntare alcune forme di compensazione per evitare che il tutto degeneri e possa finire in tribunale.

La forma di compensazione più importante potrebbe essere quella di inserire il marchio Val di Fassa direttamente sulla maglia da gioco della Fiorentina. In che posizione? Nel retro, sotto al numero dei giocatori, per capirsi la stessa posizione in cui, nella scorsa stagione sono apparsi i nomi Dream Loud e Florence 4ever.

Le parti hanno ripromesso di riparlare della questione e di ratificare l'accordo, anche se una data certa ancora non c'è. Del resto, in questo momento, praticamente tutti i dirigenti sono negli Stati Uniti al seguito della squadra e a Moena non è rimasto nessuno che abbia i titoli giusti per approfondire questo tipo di discorso.


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