Champions League 1999/2000. La Fiorentina è inserita in un girone di fuoco, con Barcellona e Arsenal oltre agli svedesi dell'AIK. Il 27 ottobre 1999 la squadra di Trapattoni si gioca il tutto per tutto, a Wembley, contro i Gunners. Chi vince può ancora sperare, chi perde è eliminato. Il clima a Firenze non è dei migliori, visto che in campionato la squadra boccheggia e in Europa il palcoscenico sembra proibitivo. Pochi discorsi dunque, per ribaltare la situazione serve un'impresa nel tempio del calcio inglese. La partita offre un quadro ben definito: Fiorentina sugli scudi, a respingere gli attacchi inglesi con Batistuta lasciato solo davanti. Tiri a fil di palo, parate di Toldo, un legno colpito da Bergkamp: i viola soffrono, ma non crollano. A un quarto d'ora dalla fine, però, il colpo di scena. Heinrich porta palla, Batistuta si defila sulla destra e riceve, fa secco Winterburn e da posizione impossibile fulmina Seaman con una sassata all'incrocio. La Fiorentina è in vantaggio, incredibilmente, a Wembley. Nel finale c'è ancora da soffrire, e l'Arsenal ha una colossale occasione per pareggiare. Toldo, però, compie un intervento paranormale su Kanu e di fatto consegna la vittoria ai suoi. La squadra di Trapattoni pareggiò poi in casa col Barcellona, classificandosi seconda proprio dietro i blaugrana. L'avventura europa dei viola si concluse però agli ottavi di finale, che all'epoca consistevano in un altro girone da quattro squadre. La Fiorentina, nonostante una grande vittoria contro il Manchester United, finirono dietro ai Red Devils e al Valencia, abbandonando la competizione. Ma il ricordo di quella straordinaria impresa, nella storica cornice di Wembley, rimarrà impresso per sempre nel cuore e nei ricordi dei tifosi viola.


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