TERRACCIANO: 6,5 Tiene su la baracca finché è possibile, con almeno 3 interventi su Immobile, Pedro e Zaccagni. Poi Milinkovic-Savic gli arriva davanti ad un metro, così come Immobile, e il portiere viola non può niente. Imbarazzante il reparto davanti a lui.

VENUTI: 5 A tratti anche più avanzato di Callejon, piuttosto propositivo e bravo a ispirare anche l’occasione di Bonaventura. Peccato che poi Zaccagni faccia un po’ quello che gli pare da quella parte. Sparisce alla distanza insieme a tutti i suoi compagni.

NASTASIC: 4 Si può dire che i 90 minuti in Serie A gli stanno stretti? La facilità con cui Immobile si libera di lui sul secondo e terzo gol fa quasi più tenerezza che rabbia. Chissà come doveva stare Martinez Quarta per aver dovuto puntare su di lui stasera.

MILENKOVIC: 5,5 E dire che fino al gol di Milinkovic, sembrava ‘quello che ci mette la pezza’, come su Immobile sotto porta e su una ripartenza della Lazio. Poi però si fa sfilare il connazionale sulla giocata dello 0-1, fin troppo facile da subire. Va a fondo anche lui più che passano i minuti.

BIRAGHI: 5 Parte benino, con un cross che per poco non ispira il primo gol di Cabral. Poi a un certo punto Milinkovic-Savic  si inserisce, lui lo segue, lo segue… e poi lo molla, vedendo il pallone entrare in rete. Il Var e Orsato negano un’altra scaramuccia sul dischetto, con Gonzalez, almeno questa ce la siamo risparmiata.

TORREIRA: 4 Di gran lunga la peggior prestazione in maglia viola. Sbaglia un pallone dietro l’altro e avvia tutta una serie di ripartenze biancocelesti. Spreca anche un’ottima occasione dal limite e come ciliegina si fa espellere, offrendo ad Amrabat la scena in vista della prossima gara.

BONAVENTURA: 5 Predica, predica, il più delle volte nel deserto ma poi sbaglia un’altra occasione dal limite, molto simile a Cagliari. Sbaglia anche molti tocchi e incassa acqua da tutte le parti: contro Milinkovic e Luis Alberto veramente poco da fare. 76’ Ikonè: s.v.

DUNCAN: 5 Serataccia complicata, tra tocchi imprecisi ed una serie di infilate da brividi dei suoi dirimpettai. Va meglio quando tenta lo sradico ma offre davvero poco a Italiano, nel contesto di un reparto spazzato via. 58’ Castrovilli: 5,5 Prenderebbe subito un rigore ma poi il Var e Orsato lo cancellano. Poi cerca più il fallo che la giocata e il metro di stasera non glielo concede.

CALLEJON: 4,5 Rilanciato per non ben chiare doti tattiche, quel che ha da offrire alla Fiorentina sono un inserimento alle spalle di Marusic, che frutta un angolo, e qualche copertura alle spalle di Venuti. Fatto sta che la squadra viola soffre ugualmente e di pericoli neanche l’ombra. 58’ Gonzalez: 5 Litiga per un rigore che poi non si tirerà mai, calcia alto come (purtroppo) al solito dal limite e cerca l’acrobazia inutile. Purtroppo la Fiorentina non ha bisogno di questa versione dell’ex Stoccarda.

SOTTIL: 6,5 L’unico sprazzo di luce in una serata nerissima. Sempre rapido e vivo, decisivo su molti sprint con cui porta a casa ammonizioni, in più ci metterebbe anche qualche cross ma tra centro area e secondo palo non arriva mai nessuno. 88’ Amrabat: s.v.

CABRAL: 5,5 Subito nel vivo con una sponda e un tunnel su Patric. Sfiora un gran gol di testa, poi però finisce la benzina e di fatto sparisce alla distanza. Immaginare che per sostituire Vlahovic bastasse prendere un pur ottimo calciatore dal campionato svizzero e gettarlo nella mischia, era favoletta per gli eterni ottimisti. 76’ Piatek: s.v.

ITALIANO: 4 Sceglie Callejon e Nastasic e i due francamente sono imbarazzanti. Un mistero l’assenza di Quarta. Nella serata della Fiorentina poi non funziona niente, la Lazio va a nozze con il gioco dal basso, quasi che la gara d’andata non avesse insegnato niente. E poi una squadra che sarà anche più forte di un mese fa ma che ha dato segnali di sconnessione ed esasperazione in alcuni individualismi, piuttosto preoccupanti.

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