Era il 10 aprile e la Fiorentina sbancava Napoli con uno strepitoso 2-3 e con tutto il suo attacco a segno, compreso quell'Arthur Cabral che da gennaio è sì cresciuto ma ancora non al punto da poter trascinare la squadra viola. Il brasiliano è fermo a quella rete lì, che fa il paio con quella di Sassuolo: 2 gol in 14 presenze (12 in Serie A e 2 in Coppa Italia), più qualche occasione sventata e una rete annullata. Da fine marzo però il titolare di Italiano è stato praticamente sempre lui, segno di crescita appunto ma anche dell'intenzione di puntare sulle due doti in prospettiva. E ora davanti a Cabral ci sono le ultime due gare, determinanti e decisive per la corsa all'Europa e l'occasione per l'ex Basilea di migliorare proprio nel rush finale il giudizio sui suoi primi mesi in Italia. La Fiorentina ha ritrovato freschezza, gol e punti nel turno precedente, ora avrebbe bisogno del suo attaccante.


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