Uno, Montiel, ha annunciato anche nella sua ultima intervista di ambire a debuttare in Serie A in maglia viola; l'altro, Vlahovic, il sapore della massima serie l'ha già testato, così come la titolarità nel match con il Sassuolo, uno dei peggiori della Fiorentina di questa stagione, rimediato in modo incredibile nel recupero del secondo tempo. Non che il serbo abbia avuto modo di mettersi in mostra chissà quanto ma a Reggio Emilia è apparso ancora un po' acerbo, sebbene mal(issimo) sostenuto dai compagni più esperti. Il finale di stagione con una Fiorentina sempre più distante dal settimo posto potrebbe giocare a loro favore: d'altronde spesso e volentieri la fortuna dei giovani "crack" del calcio mondiale è stata quella di incappare in squadre senza grosse ambizioni, nelle quali poter debuttare con calma. Certo, se davvero il loro valore è certificato dallo staff tecnico di Pioli (e non abbiamo motivo di credere il contrario) occorre anche un po' di coraggio: nello scegliere loro al posto di qualcun altro dal rendimento certo ma poco brillante e nel centrare il momento esatto, per evitare di bruciali. Iniziare già ora a costruirseli per la prossima stagione darebbe un po' di interesse in più ad un finale di stagione che, Coppa Italia a parte, rischia di incappare nel classico encefalogramma piatto.


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