Come continua Calciomercato.com nel suo articolo, fra i calciatori smistati alla Fiorentina da Lian Sport ce n'è uno che sta particolarmente a cuore: Ianis Hagi. Per lui è mobilitato Pini Zahavi, che con papà Gheorghe ha un rapporto che è al tempo stesso d'amicizia e d'affari e perciò prova a fare da garante sulle sorti del figlio d'arte. Hagi arriva alla Fiorentina a luglio 2015. Un mese dopo l'insediamento di Pereira, fa notare Ṣtucan. La società viola paga 1,7 milioni in 3 rate, e s'impegna a girare al Viitorul il 10% dell'eventuale futura vendita, da calcolarsi  sulla cifra eccedente i due milioni di euro. Ma il figlio d'arte non mantiene le aspettative. Zahavi e Ramadani pressano per vederlo titolare, Paulo Sousa nicchia.

In società cercano di gestire la situazione, e così viene dato incarico a Valentino Angeloni (che nello staff viola ricopre allora il ruolo di osservatore) di stilare una relazione sul ragazzo. Quella relazione viene poi spedita dal presidente esecutivo viola, Mario Cognigni, a Ramadani. E qui c'è un'altra bizzarria sottolineata da Gazeta Sporturilor: la mail viene inserita in thread di discussione interna fra dirigenti viola sulle prospettive di calciomercato. Ramadani può beatamente leggersi pure quelle informazioni. Nell'estate del 2017, un anno dopo il ritorno di Corvino, Hagi junior viene ceduto. Senza che però i rapporti fra Ramadani e la Fiorentina si affievoliscano. Anzi. Nella Primavera viola continuano a arrivare calciatori targati Lian Sports: il greco Georgios Antzoulas e lo spagnolo Tófol Montiel. E poi c'è Marko Hanuljak.


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