Il film 'Il Ciclone' dell'ottimo Leonardo Pieraccioni, ha segnato un'epoca ed è riuscito a tramandare ai posteri una serie di frasi-tormentoni che, tuttora, fanno parte dell'immaginario collettivo.

La scena della farmacia è un cult assoluto: tutti si ricordano dell'avventore, un anziano del paese, che si gira verso lo stesso Pieraccioni e gli dice: "luce di' sole, se tu sei omosessuale (non è proprio così, ma ci siamo capiti ndr) dillo".

Ecco stavolta immaginiamo di essere noi, inteso come tifosi della Fiorentina, nei panni dell'anziano, e di avere davanti Dusan Vlahovic. Dopo l'uscita di tutta una serie di illazioni, alcune delle quali molto pesanti nei suoi confronti, ci viene da chiedere spiegazioni, che servano per cercare di rompere questa cortina fumogena del silenzio e ci viene da dirgli: "Luce di' sole, se tu sei gobbo dillo". E magari di aggiungere anche una seconda parte: "Se non lo sei, dillo e molto forte".

Sì perché ci piacerebbe capire una volta per tutte, magari senza filtri, come stia veramente la situazione, se esiste per davvero questo immane (e incomprensibile) desiderio da parte sua di raggiungere Bernardeschi e Chiesa, che già hanno deciso di percorrere questa infausta autostrada che collega Firenze a Torino, nel corso degli ultimi anni. Il silenzio, specialmente per un personaggio pubblico al centro dei riflettori, non è mai la scelta migliore. Anche perché nei silenzi si gettano tutti a capofitto e le voci e le indiscrezioni si moltiplicano e prendono campo, anche quando non sono vere, sono solo pure e semplici rappresentazioni fantasiose della realtà.

Per il bene tuo e della Fiorentina, caro Dusan, facci questo favore e poi, stabilita la verità, si metta la parola fine a questa telenovela, anche perché ci sarebbe un campionato da onorare e un possibile piazzamento europeo da conquistare. Tra l'altro avevamo capito leggendo alcune tue dichiarazioni, che quello della qualificazione in Europa della squadra era anche un obiettivo al quale tenevi particolarmente e allora fatti forte e batti un colpo. Ma in fretta anche, prima che vada tutto a rotoli.


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