Sul Corriere dello Sport-Stadio di oggi, è presente un editoriale in cui si parla dell'attaccante della Fiorentina, Federico Chiesa, ma si analizza il suo caso guardandolo da un altro punto di vista. "È giusto che la Fiorentina chieda di vedere protetto Federico Chiesa - si legge - È così giusto da sembrare ovvio. Più complesso stabilire chi debba proteggerlo e da cosa. Più che da un pregiudizio, Chiesa sta scoprendo cosa voglia dire essere accompagnato da uno stigma. Porta un marchio che non è frutto di una discriminazione ma di una serie di episodi. In questa strettoia non l'ha infilato nessuno con la forza. Non è un motivo sufficiente per essere ritenuto colpevole in assenza di reato, tecnicamente si chiama ingiustizia, ma Chiesa ha gli anni giusti per sapere che possono prendersela con te anche quando non c'entri, come accadeva alle canaglie a scuola. Prima di essere patrimonio del calcio italiano, Chiesa lo è della Fiorentina. Tocca alla Fiorentina più di tutti proteggerlo, ed in particolare dal pericolo che si iscriva al gruppo degli incompiuti, dei campioni rimasti a metà, i giocatori tristi che non hanno vinto mai e adesso ridono dentro un bar. Chiesa compirà 22 anni fra qualche giorno. Orson Welles a 22 anni faceva Shakespeare a teatro e a 23 terrorizzò l'America lasciandole credere alla radio che fossero sbarcati i marziani sulla terra. O Chiesa è Orson Welles e allora starà per dimostrarcelo, oppure perché chiedere per lui una protezione speciale?".


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