Maleh lascia. Senza danni economici, anzi con una ottima plusvalenza. La Fiorentina ci ha provato. Sperava potesse dare di più, si immaginava un rendimento diverso da parte di un giovane calciatore tecnico, di qualità, ma anche di corsa, che a Venezia aveva fatto bene e sul quale i viola erano riusciti (questa volta) ad arrivare prima di altri. Invece niente da fare.

Un bel po’ di presenze, anche una bella continuità nella prima fase di questa stagione, poi un feeling tattico mai scoppiato davvero con l’allenatore e anche la richiesta di giocare di più. La chiamata di Corvino, l’opportunità a Lecce di ripartire da una squadra dove potrà presto diventare un leader, uno dei calciatori più importanti. E se i giallorossi si salveranno, sei i milioni di euro che entreranno nelle casse viola. Una cifra comunque giusta, che tra l’altro per la prima volta lega nuovamente l’ex ds gigliato alla Fiorentina. I rapporti, dopo l’addio, non erano dei migliori. Oggi, evidentemente, si è tornati a parlare e anche a concludere affari. Meglio così.

Adesso altre cessioni, di secondo piano, prima di acquistare un esterno che serve, e in fretta, ai viola. Che in questa settimana sono chiamati a tornare subito alla vittoria, prima con il Monza, poi con il Sassuolo. Due partite di campionato, in casa, da non sbagliare per tornare in scia con l’Europa e con una classifica che ancora oggi si fa fatica a guardare. Può e deve migliorare, fin da subito. Non passeranno altri treni.

Per questo, già oggi, una freccia in più la davanti ad Italiano avrebbe sicuramente fatto comodo. Ma evidentemente i tempi non sono ancora maturi, con Boga che rimane il calciatore più vicino. Occhio alle sorprese però, con un imperativo: un calciatore pronto subito, che stia bene fisicamente, che faccia da subito la differenza e che Italiano apprezzi in modo importante. Tutti hanno voglia che il 2023 sia l’anno del riscatto. Fuori dal campo (con il Viola Park), ma anche in campo, con una squadra che torni a divertire e che continui a giocare in Europa. Gli errori ci sono stati, e sono sotto gli occhi di tutti, adesso è il momento di rimettersi in carreggiata. La proprietà c’è, l’allenatore anche. Manca un po’ di qualità, dalla quale non si può prescindere. Per il gioco di Italiano è importante chi la butta dentro, anzi, per il gioco di tutti.

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