L’emergenza Covid-19 sta colpendo in maniera piuttosto pesante anche l’economia in tutti i suoi settori. Non è escluso il mondo del calcio che, senza partite da giocare, non può avere introiti e gli stipendi dei calciatori possono diventare un peso considerevole per le società. Per questo motivo nelle maggiori leghe europee si è cominciato a discutere di un taglio degli stipendi, visto che attualmente non si stanno svolgendo nemmeno gli allenamenti. In Germania e Francia per esempio, seppur con modalità diverse, questa opzione è già realtà. Lo stato francese riconosce ai calciatori fino a 4/5 volte lo stipendio minimo, che sono circa 1.200 euro, a questa cifra il club di riferimento aggiunge il 70% dello stipendio concordato con il calciatore. In Germania invece si è optato per una percentuale di decurtazione dello stipendio del 20% e la modalità è già stata adottata da diverse squadre tra cui Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Curioso che in Italia e Spagna, che tra l’altro sono i paesi più colpiti da questa emergenza in Europa, si stia ancora discutendo sul da farsi. Ancora non è chiaro se si andrà verso una decisione collettiva oppure si lascerà margine di decisione alle singole società. L’ultima opzione però potrebbe portare a uno scontro frontale tra le varie società e i giocatori, come sta avvenendo a Barcellona, dove è stato rifiutato il primo taglio degli stipendi da parte dei calciatori.


💬 Commenti