In sala stampa il tecnico della Fiorentina Montella ribadisce i concetti: "Credo che sia stata nettamente diversa dalle ultime due, la squadra è stata viva sempre, ha giocato con un po' di frenesia dopo l'inattesissimo gol del Lecce. Faccio i complimenti ai ragazzi, purtroppo non siamo stati abili a sbloccare la partita perché queste quando le sblocchi poi vanno in una certa direzione. Ho tanta rabbia dentro, ho visto i ragazzi abbattuti, mi dispiace per il presidente che sta vivendo emozioni contrastanti, e per i tifosi. La squadra ha fatto quello che poteva fare e ha speso il massimo. Se giochiamo con questa rabbia non sono preoccupato. Il pubblico? Questi fischi sono figli delle altre due sconfitte, più che di questa che la squadra non meritava. Credo che si possa costruire, lavorare bene e si possa crescere. Fa parte del mio mestiere, quando si perde una partita si è a rischio, a maggior ragione dopo tre. L’importante è tenere la squadra viva e non perdere l’equilibrio nei giudizi. La fiducia della società? Dappertutto quando si perdono due partite un allenatore è a rischio, Firenze non fa eccezione ma ci va di mezzo anche il malumore che viene dall’anno scorso. La società è vicina. Ribery e Pedro? Franck è andato via zoppicando, domani farà gli esami, voleva rimanere in campo ma non riusciva ad appoggiare il piede. Pedro è entrato ma mi aspettavo che stesse più dentro l’area di rigore ma non è che possiamo imputargli nulla, se non dargli fiducia in vista del prosieguo del nostro campionato. Sempre problema del gol? Per quanto creiamo il problema è quello sicuramente, Vlahovic è un ragazzo giovane che va sostenuto perché diventerà un grande calciatore. Nelle ultime tre partite la punta ha giocato ed era quello che mi veniva imputato quando la squadra vinceva. Coppa Italia? A prescindere, anche se fossimo stati in zona Europa, sarebbe stato un obiettivo primario perché può aprire scenari importanti. Ci teniamo tantissimo sia io che la società".


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