C'era anche Vincenzo Montella ieri sera all'Olimpico, per vedere la "sua" Fiorentina ma anche la "sua" Roma: ex tecnico di entrambe, mentre da calciatore legato per diverse stagioni alla capitale. Di lui a Firenze ci sono chiaramente grandissimi ricordi, con il gioco spettacolare proposto e imposto in tutta Italia ma anche a giro per l'Europa, la finale di Coppa Italia e le due semifinali del 2015, con la sensazione che davvero si potesse arrivare al trofeo. Anche con lui finì male e fu un peccato perché l'incipit era stato memorabile e dettato anche da un rinnovato interesse di Andrea Della Valle, dal duo Pradè-Macia e ad una serie di calciatori che avevano reso possibile il tiki-taka. Con Sousa prima e poi soprattutto con Pioli, la squadra viola ha cambiato pelle e il dominio del gioco è solo un lontanissimo ricordo. Questo, unito ai rapporti burrascosi tra l'aeroplanino e la dirigenza viola, scacciano subito un'ipotesi bis, che qualche organo di stampa nazionale aveva già iniziato a ipotizzare.


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