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Nel corso del prossimo campionato di Serie A, la Fiorentina tornerà ad affrontare il Pisa che torna nella massima categoria dopo decenni d'assenza. Per iniziare a guardare avanti Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva Giuseppe Corrado, noto imprenditore e presidente del club nerazzurro. 

Innanzitutto complimenti per la Promozione in Serie A, che effetto le fa aver portato il Pisa nella massima serie?

“Siamo tutti molto felici del traguardo raggiunto, per me sarà un esperienza nuova, E’ un traguardo che parte da lontano, prima abbiamo consolidato la società ed abbiamo fatto dei campionati senza rischiare mai di scendere in C e successivamente con un’attenta programmazione abbiamo piano piano coltivato il sogno della promozione in Serie A. Già tre anni fa in un play off avevamo rischiato di salire in A ma una traversa ci ha negato la gioia. Sono veramente felice per questo territorio, tifosi che hanno passione incondizionata e la città di Pisa. Io mi sento pisano a tutti gli effetti, amo questo territorio e spero che il campanilismo, in futuro, possa essere vissuto in maniera più sana senza sperare che le altre squadre della stessa regione perdano, sogno una Serie A con tante squadre toscane. Speriamo che anche il Livorno possa tornare nelle serie maggiori quanto prima".

Il prossimo anno Pisa e Fiorentina torneranno ad affrontarsi, i tifosi le hanno già fatto capire che sarà una sfida sentita?

“Sicuramente ci affacceremo ad un palcoscenico più importante come quello della Serie A e questo sarà n valore aggiunto e tra le squadre che sicuramente affronteremo ci sarà la Fiorentina che è una squadra e società importante anche in ambito europeo, conosciamo tutti il campanilismo toscano che se vissuto in maniera sana è anche il bello del calcio. La sfida tra Fiorentina e Pisa sarà una partita di colore che può coinvolgere non solo i tifosi delle due squadre ma un po' tutto il popolo toscano. Ho letto degli incontri del passato e sempre è stata una partita seguita e di colore”.

La Serie B è stato un campionato bello e combattuto questo anno, quando lei ha capito che poteva essere l’anno giusto per tornare nella massima serie?

“In Serie B quest’anno c’erano tantissime squadre forti che hanno dato battaglia fin dall’inizio con più capoluoghi di regione che in serie A. Per il modello di business Pisa il risultato sportivo non deve essere un’ossessione ma un crescendo legato ad una programmazione, questa promozione nasce da lontano e si è concretizzata con un allenatore esperto come Pippo Inzaghi che appena arrivato mi ha subito detto che questa squadra era fatta di giocatori forti. Ringrazio anche Aquilani perché l’anno passato è stato un po' sfortunato ma, anche grazie a lui ed al suo lavoro, abbiamo fatto crescere giocatori giovani che poi sono diventati un valore come ad esempio Tramoni”.

Esiste già o c’è la volontà da parte vostra di creare una collaborazione con la Fiorentina?

“Noi abbiamo un ottimo rapporto con la società gigliata. Ero in ottimi rapporti con Barone e con Pradè abbiamo sempre dialogato bene, credo che ci siano le basi per una collaborazione. Penso anche che le squadre dello stesso territorio debbano aiutarsi, ovviamente siamo su posizionamenti diversi, la Fiorentina è una squadra internazionale noi ci affacciamo adesso alla serie A, resta comunque la volontà di creare un legame con la società viola. Anche all’inizio di questa stagione abbiamo avuto degli approcci per Fortini. La nostra idea rimane sempre quella di creare valore per la nostra società quindi se andiamo a chiedere dei giocatori lo facciamo chiedendo la possibilità di prestiti con riscatto non prestiti secchi”.

Argomento stadio, a Firenze è una telenovela che va avanti da anni, mi racconta il suo progetto su quello di Pisa?

“Abbiamo un progetto ambizione, da alcuni mesi è stato avviato un restyling per l’aumento di capienza che è quello che serve per la Serie A. Poi abbiamo un altro progetto che la burocrazia ha rallentato e modificato diverse volte ma adesso posso dire che ci siamo ed il progetto è in fase di decollo. Pochi mesi fa abbiamo anche avviato il progetto per il nuovo centro sportivo. La mia idea sulla Stadio è quella del modello Udine o Bergamo ovvero comprare l’impianto e ristrutturarlo come sta facendo il comune di Firenze con la Fiorentina ovvero ristrutturarlo zona per zona permettendo di giocare li perché questo è un impegno che abbiamo nei confronti dei tifosi. Ricordo anche che abbiamo uno stadio che è un’attrattiva forte a 300 metri da piazza dei miracoli e se qualche turista dovesse confondere la nostra maglia con quella dell'Inter e la acquistasse a noi andrebbe bene lo stesso (ride ndr) ”.

Che tempi si è dato sulla data di fine progetto per Stadio e Centro Sportivo?

“Per terminare il centro sportivo ci siamo dati come tempi 18 mesi, mentre per lo stadio prevediamo due anni di lavori”


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