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L'allenatore dell’Italia Luciano Spalletti ha parlato a Sky in vista della sfida contro la Norvegia, in programma domani in terra scandinava, per l'esordio azzurro nelle qualificazioni ai Mondiali.

 “Siamo tutti qui belli felici di andare a giocare una partita di questo livello. C’è sempre la lancetta che oscilla fra la tensione e la difficoltà della gara a livello mentale, ma anche della bellezza e dell’attrazione per qualcosa di unico che ti vai a giocare. Quella con la Norvegia è la partita più importante perché è quella che può portarci al Mondiale. Si giocherà con tutte le qualità possibili”.

‘Non dovrò mandare attaccanti in tribuna’

“L'assenza di Kean? Nel ruolo ne avevamo portati tre e uno doveva stare fuori… Ora posso evitare di metterne uno in tribuna, siamo 21 più i portieri, 16 scenderanno in campo poi ci sarà una partita a distanza di pochi giorni. Tutti saranno molto coinvolti, chi non giocherà domani giocherà l’altra. A volte poi i calciatori più forti vengono impiegati a fine partita perché nei minuti finali si decidono sempre più spesso le gare. Spesso si va a far battere gli ultimi rigori ai più forti, perché lì c’è più tensione. Noi siamo nelle possibilità di fare una grande partita”.

‘Un giorno dirò ad Acerbi ciò che ha fatto a me e alla Nazionale’

“Un giorno Acerbi mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto e io gli dirò quello che penso io sul rispetto e su ciò che ha fatto a me e alla Nazionale soprattutto. Penso che a Mancini abbiano rubato il telefono e qualcuno gli stia mettendo like per farlo passare male e fare brutta figura. È una cosa che può succedere, i telefoni vengono hackerati e penso sia successo questo”.

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