Rocco Commisso e Joe Barone. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com
Rocco Commisso e Joe Barone. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com

La Fiorentina viaggia verso il ritorno in campo al Franchi contro la Juventus, in una partita importante per quella che sarà la classifica dei viola in ottica europea. Per parlare del match e della squadra viola, Fiorentinanews.com ha contattato Luca Speciale, giornalista di LA7 e grande tifoso viola. 

C'è una coppia che sta facendo molto discutere l'ambiente fiorentino, quella d'attacco formata da Nzola e Beltran. Che ne pensa dell'inizio di stagione dei due? 

“A chiedere Nzola è stato Italiano, possiamo non capire del tutto perché ma l'allenatore è lui. Non ha un passato da fare invidia l'ex Spezia. A Firenze abbiamo aspettato tanti attaccanti, da Babacar al signor Jovic. Credo si debba dare tempo anche a questo ragazzo, ma non credo che a differenza di altri come Vlahovic, che è stato atteso, possa esplodere in modo clamoroso. A differenza di quanto la Fiorentina faceva con il serbo nell'era Iachini, adesso di palle davanti ne arrivano e lui non c'è quando dovrebbe esserci. Due partite fa, il gol l'ha fatto Quarta che si trovava dove doveva essere lui. Il calcio poi è pronto a smentirti, ma 10 partite e un gol, non decisivo, sono abbastanza per avere un'idea e dare un giudizio sul giocatore. A me le staffette non mi son mai piaciute, nell'aspettare uno si rischia di bruciarne due. Beltran è il giocatore acquistato dalla società alla quale è stata affidata la 9. Dobbiamo trovare il modo di inserirlo nel sistema di gioco di Italiano. Credo che ora Nzola debba stare un attimo fermo e servire all'occorrenza”. 

Il mercato è ancora lontano, ma la suggestione è sempre nell'aria. Con la Fiorentina che ha visto fino ad ora, c'è un ruolo o un giocatore nel quale investirebbe a gennaio? 

“La Fiorentina ha preso questo oggetto misterioso che è Mina, dobbiamo valutare lui, altrimenti servirà qualcosa là dietro. Poi credo ci sia da inserire meglio Maxime Lopez, che ho visto molto avulso, ma credo che possa essere sbloccato nel tempo. Anche perché Arthur non può giocare sempre, così come Bonaventura. Le soluzioni in panchina devono essere molto simili ai titolari e su questo Italiano ha perso a Roma. I cambi hanno inciso in maniera negativa, a differenza di quelli di Sarri. All'ampiezza della rosa deve corrispondere anche una profondità nella qualità. Poi c'è da capire cosa succederà davanti con Nzola. Al mercato di gennaio credo relativamente, perché le squadre non si privano a metà stagione dei pezzi grossi. Difficile fare mosse risolutive. Servirà qualche rincalzo"

Che pensa dei portieri viola? 

“Terracciano è molto migliore di quello che spesso si dice. Si sentono molte critiche da parte dei tifosi, che non sopportano quelle dei giornalisti ma le loro spesso sono con l'accetta. Il portiere viola sta facendo una buona stagione, a differenza di Christensen che secondo me è un errore di mercato. I suoi numeri all'Herta Berlino non sono quelli su cui ti puoi basare per fare un acquisto. Così come, per adesso, è inspiegabile Mina”

A proposito di critiche giornalistiche. Il rapporto tra la stampa e la proprietà viola non è dei migliori da qualche tempo ormai, senza contare le conferenze stampa sempre più rare, le mancate presentazione dei nuovi acquisti… Da giornalista, cosa ne pensa delle scelte di comunicazione che sta facendo la Fiorentina? 

“La Fiorentina come società ha fatto benissimo, lo scandisco. Dopo grossi errori, ha fatto grandi cose, a partire dal Viola Park. E' una struttura addirittura sovradimensionata per l'ambiente di Firenze e la realtà della Fiorentina. Nel senso che non ce l'ha nessuno una struttura del genere, nemmeno i top club. Quindi siamo oltre il dieci. Poi, però, c'è un difetto atavico nella comunicazione che io critico aspramente e che tre quarti della tifoseria viola non comprende. E' duro da digerire, non in quanto giornalisti, ma è un cattivo atteggiamento nei confronti del dialogo con i propri tifosi. E questo non vuol dire aprire una finestra sui social e andare a ruota libera, come si fa ormai anche in politica, ma vuol dire stare alle domande di terzi predisposti a farlo. Poi se qualcuno scrive qualcosa di grave e offensivo ci sono i tribunali, non ci si fa giustizia da soli. I giornalisti rispondono di quanto scrivono in sede penale. Nel 2023 la comunicazione è fondamentale in qualsiasi tipo di azienda e da questo punto di vista la Fiorentina è indietro tantissimo. Qualcuno non capisce quanto sia grave come immagine e come figura. Poi leggo che chi è preposto alla comunicazione partecipa a iniziative che sono contrarie al suo ruolo (caso Matteini ndr)… E' un po' come avere il macellaio vegano”. 

 


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