E con l'allenatore si decide il destino di Gudmundsson. Anche così si misurano le ambizioni della Fiorentina

Una settimana decisiva quella che si apre oggi con la dirigenza viola a lavoro per risolvere la difficile situazione che si è creata dopo le dimissioni di Palladino. Non solo la ricerca del nuovo tecnico; urge una decisione importante anche per quanto riguarda il riscatto (o meno) di Albert Gudmundsson.
Il nuovo allenatore
La questione del nuovo allenatore è al momento quella prioritaria al Viola Park. I nomi caldi per sedersi sulla panchina viola sono Stefano Pioli e Marco Baroni, ma entrambi hanno proposte anche da altre squadre, il primo dall'Atalanta e il secondo dal Torino. La dirigenza viola potrebbe far leva sull'affetto che entrambi gli allenatori provano per Firenze, ma di fronte ad offerte allettanti di altre società questa potrebbe non bastare, se non affiancata da un progetto ambizioso.
Un riscatto complicato
Negli ultimi, caotici, giorni in casa Fiorentina una delle questioni che hanno tenuto banco è l'eventuale riscatto del fantasista islandese Albert Gudmundsson. Il suo rendimento altalenante ha messo a rischio la sua permanenza a Firenze, con la dirigenza gigliata che cercherebbe di trattenerlo solo attraverso un nuovo accordo con il Genoa; con l'arrivo di un nuovo allenatore però le cose potrebbero prendere una strada diversa. Il riscatto di Gudmundsson, che consentirebbe di non sprecare gli otto milioni investiti per il prestito, non è però un operazione facile; soprattutto considerando il rendimento sotto le aspettative e la situazione giudiziaria che ancora pende sulla testa dell'ex Genoa. La Fiorentina dovrà cercare di trovare la quadra in fretta se vuole dimostrare al nuovo allenatore di avere quell'ambizione di cui tanto si è parlato.