Ferrara: "Stasera non c'è partita ma so che Pioli non sottovaluterà gli avversari: vuole vincere la Conference. Nicolussi Caviglia.."

Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Benedetto Ferrara, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare il momento della Fiorentina di Stefano Pioli a poco piu di un'ora dal ritorno del preliminare di Conference League contro il Polissya. Questo un estratto dei temi trattati:
“Che dire della partita di stasera.. Se devo parlare da allenatore, cosa che non sono, dico chiaramente che ancora l’obiettivo non è stato raggiunto: chi conosce bene questo sport sa che non è mai detta l’ultima parola e che devi scendere in campo per vincere. Dopo di che sicuramente la Fiorentina avrà la possibilità di gestire il risultato, lo 0-3 dell’andata è stato netto. Sulla carta però non c’è partita e se dicessi che la qualificazione è raggiunta al 90% sarebbe giusto dirlo, ma la squadra ha il dovere di andare in campo affamata”.
“Pioli tiene molto alla Conference, non la sottovaluterà”
Ha parlato anche della possibilità di vedere un forte turnover: “Vedo un allenatore che ha in testa l’idea di vincere la Conference League per una lunga serie di motivi. Il primo, che dopo 4 anni sarebbe l’ora. Il secondo per riportare un trofeo a Firenze nell’anno del centenario. Il terzo perchè vincere la manifestazione consentirebbe di qualificarsi direttamente in Europa League, altro grande obiettivo dei viola. E’ anche vero che quest’anno si pensa anche alla Champions, e che quindi credo che fino all’ultimi ci proveranno, ma per il momento è meglio pensare un passo alla volta: l’anno scorso abbiamo fatto 65 punti ed è mancato poco per arrivarci”.
“Non dimentichiamoci che domenica siamo attesi dalla trasferta di Torino”
Ha anche aggiunto: “Tenuto conto del risultato di andata e della caratura dell’avversario, che oltretutto vive un momento particolare per la guerra che è in corso nel loro paese. Pioli sa che questo trofeo è il vero obiettivo stagionale e credo che in base a questo lui non voglia rischiare niente: non sono del tutto convinto che possa scegliere di affidarsi alle riserve, alcune delle quali probabilmente non sono neanche certe della loro permanenza. Non avrebbe alcun senso adesso. Chiaramente qualcosa verra cambiato, soprattutto in vista della partita di domenica contro il Torino, ma difficilmente vedremo clamorosi stravolgimenti. Il tecnico conosce bene il calcio e credo che non sottovaluterà assolutamente l’impegno di questa sera”.
“Nicolussi Caviglia può portare la personalità che manca ai viola”
Un pensiero anche sul centrocampo: “Dobbiamo sempre distinguere tra acquisti da aeroporto e acquisti funzionali. Nicolussi Caviglia è un bel giocatore, rimpianto da Thiago Motta ai tempi della Juventus ma non credo faccia parte della prima categoria. Nonostante sia giovane ha comunque tanta personalità: ha la stessa età di Fagioli ma è molto diverso da lui in questo fondamentale. E’ uno di quei giocatori che ha bisogno di fare il salto di qualità definitivo ed una squadra importante come la Fiorentina può essere perfetta per lui dopo le esperienze alla Juventus e a Venezia. Adesso arriva in una squadra ambiziosa, con una società ed un pubblico affamati di successi che ha avuto brutte sberle nelle ultime stagioni: sarà chiamato a dimostrare che può stare in una squadra che comunque lo scorso anno è arrivata sesta in campionato. Per quello che ho visto lo scorso anno ha personalità e qualità: ha un buon piede e una buona visione di gioco. Alla Fiorentina credo che manchi piu personalità che qualità in mezzo al campo, e credo che lui possa fare al caso nostro”.
“Fazzini ha bisogno di crescere ma ci farà meravigliare di lui”
Ha poi concluso con un pensiero su Jacopo Fazzini: “E’ un giocatore del quale, io credo, che tutti i tifosi della Fiorentina abbiano voglia di innamorarsi. E’ un giocatore per il quale avremo sempre un attenzione particolare. Ovviamente ci sono anche gli altri, ma lui è un tifoso come noi: ricordiamo la foto con la maglia viola addosso pubblicata al momento del suo arrivo. Oltretutto una mezz’ala offensiva, che in teoria potrebbe diventare anche un 10. Non voglio fare paragoni con campioni del passato, ma è evidente che è un giocatore che sicuramente ci farà dire cose meravigliose: chiaramente non potrà giocarle tutto ma ha sicuramente le doti tecniche per fare bene in maglia viola. Credo molto in lui, sia per il discorso romantico che per quello tecnico, ha solo bisogno di crescere: e a Firenze potrà avere la possibilità di farlo”.