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A Cronache di Spogliatoio ha parlato David De Gea, portiere della Fiorentina che si è raccontato in una lunga intervista. Tanti i temi toccati dal portierone spagnolo. 

L'ambientamento a Firenze

“Mi sono ambientato velocemente a Firenze. Dal primo momento mi sono sentito come a casa, soprattutto in questo centro sportivo (il Viola Park, ndr) che è incredibile, così come con la gente. È stato tutto facile: ne parlavo l’altro giorno con alcuni compagni di squadra che è molto difficile trovare strutture come questa. Ce ne saranno due, tre o quattro in Europa. È impressionante. C’è tutto, è pazzesco”. 

E sull'arrivo alla Fiorentina di Edin Džeko

“La rimonta del suo City per il titolo della Premier nel 2012? Me l’ha già menzionata il primo giorno di ritiro… e mi ha ricordato che il primo gol che ho subito dopo aver firmato con il Manchester United me lo ha segnato lui in Community Shield, la supercoppa inglese. Gli ho ricordato però che alla fine quella partita e il trofeo li abbiamo vinti noi! Ma quel pomeriggio in cui abbiamo perso la Premier League faccio fatica a scordarlo: ero davvero giovane, ultima partita della stagione, avevamo rimontato 7 punti al City per poi superarli. Siamo arrivati all’ultima giornata che ci avevano recuperati. Noi giocavamo in trasferta contro il Sunderland, loro in casa con il QPR. Ricordo che i nostri tifosi esultare ai gol del QPR mentre noi vincevamo 0-1. Quando la nostra finì, ho pensato: ‘Ok, è fatta, siamo campioni’. Poi hanno segnato il pareggio e sulle tribune sono iniziati i mormorii, e il Kun Agüero all’ultimo istante ha completato la rimonta e hanno vinto 3-2. Fu un momento di shock. Negli spogliatoi la gente era a pezzi, arrabbiata. Perdere un campionato così non lo auguro a nessuno. Ma ci siamo rifatti l’anno dopo: Ferguson prese van Persie, che fece una stagione incredibile, e vincemmo il campionato”. 

E su Pioli

“Come dice il mister, bisogna lavorare e farlo bene. Ha uno stile di gioco chiaro, dobbiamo seguirlo tutti insieme e migliorare. Ho parlato con lui varie volte e ho percepito la sua energia. Possiamo fare una grande stagione”. 

Sulla possibilità di rimanere a Manchester

“I tifosi mi scrivono ancora. Ci ho trascorso tanti anni, è casa mia: sarei rimasto tutta la vita. Ma il calcio è così: succedono cose che non ti aspetti. Come l’opportunità di venire qui a Firenze”.


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