Dall'Omo e i segreti di De Gea: "Ha voluto subito che gli parlassimo italiano, ha una serenità e una presa mai viste. Ha portato grande umiltà nonostante i livelli da cui veniva"

Con l'arrivo di Palladino un anno fa, la Fiorentina si è ritrovata come allenatore dei portieri Alessandro Dell'Omo che ha raccontato un po' il personaggio De Gea al podcast Tutti in the box:
"All’inizio lui chiedeva di parlare italiano perché voleva impararlo, volevamo che gli parlassimo in italiano per poter parlare con tutti. Ha una cosa che non ho mai visto, che è la presa, se tu gli calci a 200 all’ora e lui la blocca e ti dice: ‘Tranquillo mister, ci sono solo io così al mondo’.
Gli abbiamo ridato l’entusiasmo, si è lasciato guidare, ha dovuto aumentare il lavoro per evitare infortuni. Una grande mano gliel’hanno data gli altri portieri Terracciano, Martinelli e Christensen finché c’è stato perché ci hanno aiutato a coinvolgerlo, ad alzare il livello. Lui ci ha lasciato l’umiltà, non importa da dove vieni, importa quello che fai. Poi la cosa fantastica è la serenità con cui lui affronta la partita. Nella vita ci sono cose, e noi l’abbiamo provato quest’anno, più importanti e lui la vive come una semplice partita di calcio".