Adesso la seconda parte del mercato, quella decisiva e dei due innesti importanti. Pioli e l’idea di entrare nella storia della Fiorentina

Mentre la campagna abbonamenti vola, seppur ricordando i lavori del Franchi e uno stadio ancora a mezzo servizio, la Fiorentina sta cominciando a giocare partite importanti.
Motivato come non mai
Pioli sembra davvero motivato come non mai. Ed è questo aspetto che, più di ogni altro, sta facendo la differenza sul gruppo e sull'ambiente. Vedere un tecnico che, dopo aver vinto uno scudetto al Milan e aver guadagnato una barcata di soldi dall'altra parte del mondo, è tornato con la fame dell'esordiente, ma anche con l'esperienza di chi in questo momento ha voglia di fare la differenza e di sorprendere tutti. Con una maglia addosso, quella viola, alla quale deve molto. Gioventù, da calciatore, anni indimenticabili da allenatore, segnati da una perdita, quella di Astori, che lo ha da quel giorno accompagnato in ogni passo che ha fatto.
Poter entrare nella storia
Pioli sa di poter entrare nella storia. E dalla prima telefonata di Pradè, che lo chiamò a sorpresa per il ritorno a Firenze, ha subito capito che l'occasione era quella giusta e che le promesse fatte dalla proprietà viola sarebbero state importanti. E così sta andando. Con i big che sono rimasti, grazie anche ai colloqui avuti con il tecnico viola, con i nuovi che sono arrivati, grazie anche alla nuova immagine di una Fiorentina che sembra finalmente volerci provare.
Colpi mirati e importanti
Adesso la seconda parte del mercato, quella decisiva. Con gli esuberi da cedere, con gli scontenti (pochi) da accontentare, con due pedine importanti da acquistare ancora. Soprattutto in mezzo al campo. Il grosso del lavoro è stato fatto, adesso servono colpi mirati per accontentare un allenatore che ha chiesto una rosa importante ma corta, per avere un gruppo sorridente e complice, senza malumori. E con la possibilità di attingere, in emergenza, anche alla Primavera per dar spazio a qualche giovane.
Idee chiare, insomma. Ci sono ragazzi di valore, la promozione di Martinelli come vice De Gea lo dimostra. E mai come in questa stagione il momento potrebbe essere propizio anche per qualche ragazzo con ambizione. Ambizione, quella parolina che finalmente si sta riaffacciando in riva all'Arno con un senso compiuto. Cosa che non accadeva da troppo tempo.